I dolori alla schiena, da sempre, sono uno dei problemi fisici più ricorrenti nella popolazione italiana e mondiale. Quali sono le strategie giuste per combatterlo, contrastarlo ed infine sconfiggerlo? Scopriamolo assieme.
Continuità nella pratica fisica e l’attenzione di una squadra di personal trainer in grado di programmare un lavoro mirato per la tua schiena. È questo il mantra per te che vuoi avere una colonna vertebrale forte e flessibile.
C’è una causa scatenante per i tuoi dolori?
Il mal di schiena non è quasi mai riconducibile ad una causa specifica.
Alcune delle cause più comuni di dolori alla schiena includono:
- Sovrappeso e obesità: Il peso in eccesso può mettere pressione sulla colonna vertebrale e causare dolore alla schiena.
- Cattiva postura: Una postura scorretta durante il sonno, seduti o in piedi può causare tensione e dolore alla schiena nel tempo.
- Lesioni e traumi: Lesioni come strappi muscolari, ernie del disco o fratture vertebrali possono provocare dolore immediato alla schiena.
- Sedentarietà: La mancanza di attività fisica può indebolire i muscoli della schiena e causare dolore cronico.
- Sollevamento improprio: Sollevare pesi in modo errato può provocare lesioni alla schiena, specialmente se si fanno movimenti improvvisi o si sollevano oggetti troppo pesanti.
- Condizioni mediche: Malattie come l’artrite, l’osteoporosi, la scoliosi e alcune infezioni possono causare dolore alla schiena.
- Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e disturbi ginecologici: Alcune condizioni legate all’apparato riproduttivo possono causare dolore nella parte bassa della schiena nelle donne.
- Stress e tensione emotiva: Lo stress può causare tensione muscolare, incluso nella zona della schiena, portando a dolori.
- Degenerazione del disco intervertebrale: Con l’invecchiamento, i dischi spinali possono perdere elasticità e fluido, causando dolore alla schiena.
- Irritazione nervosa: La compressione o l’irritazione dei nervi spinali (come nella sciatica) può causare dolore lungo la schiena e lungo una o entrambe le gambe.
- Problemi ai reni o all’apparato urinario: Condizioni come calcoli renali o infezioni urinarie possono provocare dolore nella parte bassa della schiena.
Poiché ci sono molte cause possibili per il dolore alla schiena, è essenziale consultare un medico per una valutazione accurata se si sperimenta dolore persistente o grave alla schiena. Solo un professionista sanitario può fare una diagnosi precisa e consigliare un trattamento appropriato.
Quali sono i profili in cui i disturbi si presentano maggiormente?
- Lavoratori con attività fisica intensa: Persone coinvolte in lavori che richiedono sollevamento pesante, movimenti ripetitivi o posture scomode (come gli addetti alla logistica, muratori, infermieri, ecc.) sono più inclini a sviluppare disturbi alla schiena.
- Lavoratori sedentari: Anche le persone con lavori che implicano lunghe ore di sedentarietà (come gli impiegati d’ufficio) sono a rischio a causa delle cattive posture e della mancanza di movimento.
- Soggetti anziani: Con l’invecchiamento, la struttura della colonna vertebrale tende a cambiare, aumentando il rischio di problemi alla schiena, come l’artrite.
- Atleti: Gli atleti, specialmente quelli coinvolti in sport ad alto impatto o sport che richiedono torsioni ripetute della colonna vertebrale (come il golf o il sollevamento pesi), possono sperimentare disturbi alla schiena.
- Persone in sovrappeso o obese: Il peso in eccesso può aumentare lo stress sulla colonna vertebrale, contribuendo ai disturbi alla schiena.
- Donne in gravidanza: Le donne in gravidanza possono sviluppare disturbi alla schiena a causa del peso extra e dei cambiamenti ormonali che influenzano i legamenti e la struttura della colonna vertebrale.
- Individui con predisposizione genetica: Alcune persone possono essere geneticamente predisposte a problemi alla schiena a causa di condizioni ereditarie.
- Individui con stili di vita sedentari: La mancanza di esercizio fisico e la debolezza muscolare possono contribuire ai disturbi alla schiena.
- Persone con malattie specifiche: Alcune malattie come l’artrite, l’osteoporosi e la scoliosi aumentano il rischio di sviluppare disturbi alla schiena.
- Individui con alti livelli di stress: Lo stress può contribuire a tensioni muscolari e posturali che possono portare a disturbi alla schiena.
È importante notare che la prevenzione attraverso l’esercizio regolare, il mantenimento di un peso sano, una postura corretta e l’evitare sollevamenti impropri possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare disturbi alla schiena in questi diversi profili di persone.
I fattori psicologici influiscono nei dolori alla schiena?
La gestione del dolore alla schiena può essere influenzata da una serie di fattori psicologici. Il legame tra mente e corpo è complesso e può avere un impatto significativo sul modo in cui percepiamo e affrontiamo il dolore alla schiena. Ecco come i fattori psicologici possono influire sui dolori alla schiena:
- Stress e tensione: Lo stress può portare a tensioni muscolari, comprese quelle nella regione della schiena, contribuendo a dolori muscolari e aumentando la sensibilità al dolore.
- Ansia e depressione: Individui affetti da ansia e depressione possono essere più suscettibili a sviluppare dolore cronico, spesso dovuto a una combinazione di ipersensibilità al dolore e percezione alterata a causa delle condizioni emotive.
- Comportamenti correlati: Persone con depressione o ansia possono manifestare comportamenti che aumentano il rischio di dolore alla schiena, come la limitazione dell’attività fisica e l’adozione di posture scorrette.
- Sindrome del dolore somatoforme: Questa condizione è caratterizzata dalla presenza di dolore senza una chiara causa fisica, con fattori psicologici sottostanti spesso coinvolti.
- Coping inadeguato: La gestione insufficiente dello stress e delle emozioni può contribuire a comportamenti che aumentano il rischio di lesioni alla schiena, come sollevare pesi in modo improprio o adottare posture scorrette.
- Disturbi del sonno: L’ansia e la depressione possono disturbare il sonno, aggravando il dolore alla schiena. Il sonno insufficiente può ritardare la guarigione e aumentare la sensibilità al dolore.
- Ipervigilanza al dolore: Individui con problemi psicologici possono essere più consapevoli del loro stato fisico, incluso il dolore, percependolo in modo più intenso.
- Fattori di tipo psicosociale: Problemi relazionali, stress sul lavoro e preoccupazioni finanziarie possono contribuire allo sviluppo o all’aggravamento del dolore alla schiena.
Riconoscere il ruolo dei fattori psicologici nella gestione del dolore alla schiena è cruciale. L’approccio al trattamento dovrebbe coinvolgere una valutazione completa, tenendo conto sia dei fattori fisici che di quelli psicologici.
Che cosa fare quando i dolori sono insopportabili?
I dolori alla schiena intensi richiedono assistenza medica e riposo in posizione confortevole e applica ghiaccio nelle prime 48 ore per ridurre l’infiammazione. Mantieni una buona postura, evita movimenti bruschi e limita le attività fisiche intense. Dopo il dolore acuto, pratica esercizi di stretching e rafforzamento sotto la guida di un fisioterapista. Se il dolore persiste, consulta un medico specialista e considera terapie alternative come fisioterapia o massaggio. Mantieni un peso sano e fai esercizio regolare per prevenire futuri dolori alla schiena.
Ecco 3 esercizi per iniziare a dimenticare i dolori alla schiena
1) Per quanto riguarda la componente di fiato, una camminata su tapis roulant, supervisionata da un’equipe di personal trainer in grado di monitorarti passo dopo passo, è l’ideale per donare resistenza alla tua colonna vertebrale.
Con una buona camminata porti una maggiore ossigenazione ai tessuti muscolari del tuo corpo, diminuendo le infiammazioni locali della tua schiena.
2) Per quanto riguarda la forza, una grande idea è legata all’esecuzione di un superman da inginocchiati. Assicurati di posizionarti sulle mani e sulle ginocchia, utilizzando un materassino se necessario e che la schiena sia dritta, contraendo gli addominali per aver maggiore stabilità. Allunga un braccio in avanti e stendi, contemporaneamente, la gamba opposta all’indietro. Mantieni la posizione e torna nella posizione di partenza per cambiare lato. Fai 3 serie da 8 ripetizioni per lato e concediti una pausa di 30 secondi tra una serie e l’altra.
3) Per stimolare la flessibilità, un esercizio ideale per la tua schiena è lo Stretching Pelvitrocanterico. Allungando i muscoli pelvitrocanterici la tua schiena acquisirà una maggiore mobilità. Per una corretta esecuzione posiziona la caviglia sul ginocchio opposto, afferra la cavità poplitea avvicinandola al petto formando un angolo di 90° senza sollevare i glutei e le spalle. Esegui 3 serie da 30″, alternando gli arti, con una pausa di 30 secondi tra una serie e l’altra.
Oltre i consigli, poi, ci sono anche le storie, come quella di Maela che ha svolto un percorso di allenamento mirato alla risoluzione dei suoi dolori alla schiena e guarda in quali condizioni fisiche si trova ora! Guarda che cosa ha da dirti!
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