Primavera vuol dire maratona


Woooowww che giro!
I nostri ragazzi erano davvero in tanti ad essere impegnati negli appuntamenti primaverili sulle lunghe distanze. Vediamo come se la sono cavata tra le strade di Parigi, Padova e Madrid!
Il primo a partire è stato Davide, che ha corso la sua prima Maratona a Parigi. Una gara fantastica gara per il suo debutto. Davide è arrivato felice al traguardo commentando con un laconico ma comprensibile: “Non un metro di più!”. Il suo sogno era iniziato quasi un anno fa quando, trascinato da un amico aveva iniziato a correre il venerdì mattina con i Sunrise Runners… di lì a poco la voglia di correre una vera e propria Maratona. Quale? Una delle più belle, quella di Parigi, che il 3 Aprile scorso alle 9.00 ha preso il via dagli Champs-Élysées. Per percorrere i suoi primi 42.195 km, Davide ha impiegato 04:35:43. Che dire… sei stato grande!
Il 17 Aprile è partita la nuova Maratona di Padova… rinnovata nel percorso ma anche nello spirito. In una calda domenica di primavera, anche Padova si è risvegliata con il sorriso e ha accolto con un entusiasmo mai visto nelle edizioni precedenti gli atleti che hanno corso la Maratona, la mezza e le varie stracittadine. Una grande festa anche per i Padovani che si sono riversati in Prato della Valle ad applaudire gli atleti prossimi all’arrivo!
Tra di loro due dei Top Runner Show, Alessandro e Carlo, entusiasti del nuovo percorso: Alessandro ha chiuso la sua corsa in 3:24:45 mentre il suo compagno di allenamento ha fermato il cronometro pochi minuti dopo a 3:29:09.
Per gli amici accorsi al traguardo la festa non è finita perché oltre ai due Runner impegnati nella massima distanza, c’erano altri 3 atleti che gareggiavamo nella mezza: Caterina, Emilia e Marco… mentre quest’ultimo è un veterano delle Maratone, le nostre due atlete SHOW erano alla prima mezza Maratona! Marco è arrivato alla grande… alcuni dicono non abbia nemmeno sudato… Caterina ed Emilia sono giunte al traguardo sorridenti e hanno concluso la loro prima lunga distanza in 02:22:34. Che dire, siete state bravissime!
La delegazione di atleti SHOW si è poi trasferita in Spagna per correre la EDP Rock ‘n’ Roll Madrid Marathon. Un’avventura epica: tutti prima di partire avevano avvertito Gianluca, Simone e Pier circa le difficoltà di una Maratona con molti, molti, molti km di salita. I tre Runner non avevano dato troppa importanza al consiglio… un po’ a causa di quell’incoscienza che accompagna tutti coloro che desiderano correre per 42.195 km, un po’ perché tanto ormai erano iscritti, avevano i biglietti dell’aereo e un ottimo albergo ad aspettarli!
La Maratona si è rivelata più dura di quanto pensassero, ma comunque bellissima! Madrid si è dimostrata Capitale della Corsa, un tifo esagerato ha accompagnato i 14.000 maratoneti dalla partenza davanti al Museo del Prado fino al parco del Buen Ritiro. Simone ha vissuto male gli ultimi 4 km di salita che gli hanno “tagliato le gambe” fino all’ultimo km, chiudendo la sua gara in 4:10:53. Poco dopo sono arrivati anche Pierluigi, alla sua prima Maratona, e Gianluca, rispettivamente, in 4:36:31 e 4:54:16.
Il 24 aprile ha visto anche il ritorno alle competizioni di un’altra Runner Show, Stefania, che a 9 mesi dalla nascita di Lorenzo, ha corso, assieme a Sara, la 10 km di Madrid. Armata di passeggino ha scorrazzato il piccolo Lorenzo tra le salite e le discese della Capitale Spagnola… si narra che lui abbia pianto dalla partenza fino al traguardo, oltre il quale, preso in braccio, ha iniziato a sorridere a tutti meritandosi la medaglia della mamma!
E la sera tutti al Mercado San Miguel a festeggiare…

Sport e tecnologia: le migliori app per il fitness


Da qualche anno il fitness ha abbracciato la tecnologia. Più che abbracciato, sposato. Se prima calcolavamo i chilometri percorsi di corsa stabilendo una partenza e un traguardo su una strada, e il tempo magari con un orologio più evoluto, oggi grazie a uno smartphone siamo in grado di calcolare le calorie consumate, la frequenza cardiaca e altri valori inviando il tutto ad un medico connesso in caso di necessità.
Secondo i dati raccolti da una ricerca di Mobiquity, il 73% delle persone cerca di “stare meglio” in generale usando app e smartphone, per tenere sotto controllo le proprie performance e il proprio stato di salute. Per molti, usare uno smartphone per monitorare la propria salute o il proprio livello di allenamento è quasi più importante che usare il telefono per i social, la musica e per fare o ricevere telefonate.
Ecco spiegato il proliferare delle app che ruotano attorno al fitness. Dalle classiche per tenere traccia dei chilometri percorsi a quelle specifiche che combinano workout ad hoc in base ai risultati da ottenere. Un fenomeno che in Italia non conosce confini e non prevede arresti: a fronte del 90% degli italiani che si può considerare sedentario, il 70% di quelli che invece praticano fitness in maniera regolare usa app giornalmente, soprattutto per monitorare le calorie bruciate e il tipo di attività svolta, i progressi e lo stato di salute.
Le app sono sempre di più…e più belle. Interfacce semplici e di design che garantiscono una piacevolezza d’uso o funzionalità impensabili: queste sono le caratteristiche delle app che funzionano e prendono piede a suon di download. Anche i sistemi operativi si sono adeguati al trend: dal lancio di iOS 8 è disponibile un sistema integrato costruito per dare una visione complessiva della nostra situazione fisica. Tutti i precedenti rilevatori attività e di frequenza cardiaca, nonché tutte le altre app di salute e fitness possono ora parlare tra di loro con informazioni accessibili da un solo pannello di controllo.
Questo trend ha un’implicazione molto positiva: usare i dispositivi mobili per migliorare i comportamenti di vita delle persone rivela una grande opportunità, ancora non del tutto sfruttata, per chi si occupa di salute.

Quali sono le migliori app per il fitness?

My Fitness Pal

Una delle app di fitness + nutrizione più diffuse, che assomiglia ad un vero e proprio diario alimentare e dell’esercizio fisico, in cui annotare anche la minima caloria ingerita o spostamento registrato grazie ad un database praticamente infinito. Fondamentale per chi vuole mantenersi in forma, ma con un’interfaccia che ha margini di miglioramento.

Endomondo

Di app per la corsa c’è ne sono innumerevoli, poche con un’esperienza utente piacevole come questa. Endomondo traccia corse, giri in bicicletta e altre attività all’aperto con una buonissima accuratezza e un’interfaccia piacevole da utilizzare. Ha dei piani d’allenamento e training che però sono limitati a chi ha la versione Premium.

Spotify

Sappiamo che è un app di streaming musicale e no, non siamo impazziti. Musica e sport, soprattutto corsa, sono intimamente legati. L’app ha una vera e propria funzionalità “Running” che ha debuttato l’anno scorso e si personalizza automaticamente in base alla propria frequenza di corsa. Inoltre, permette di scaricare senza utilizzare il traffico dati (per chi ha la versione Premium) playlist e feature dedicate al workout.

The Johnson & Johnson Official 7 Minute Workout App

Quest’applicazione gratuita aiuta a incastrare 7 minuti di workout (11 con riscaldamento e defaticamento) all’intensità migliore per ognuno, con un’interfaccia chiara e semplice da utilizzare. Plus? Tutto ciò che serve è una sedia per un allenamento che si adatta a moltissime fasce d’età e a chi non presenta particolari problemi.

Polar Beat

Polar Beat è l’app che aiuta a raggiungere i propri obiettivi d’allenamento. Utilizzata con un sensore di frequenza cardiaca Polar che funziona con trasmissione Bluetooth Smart, è il modo migliore per proseguire l’allenamento dalla palestra a casa… e viceversa.

Zenytime

Come appare evidente già dal nome, questa è un’app per un respiro consapevole che allontana lo stress, insegnando agli utenti a respirare profondamente, riducendo il numero delle respirazioni da 15 volte al minuto a circa sei, per un paio di brevi sessioni ogni giorno. I giochi all’interno sono stati sviluppati sulla base di yoga, fitness, sport e altre discipline del benessere.
 
Il mondo delle app per il fitness è in continua evoluzione e questa è nostra selezione sulla base soprattutto di quanto è piacevole l’esperienza d’uso.
E se ve ne vengono in mente altre? Segnalatecele nei commenti!

Il ritmo dell’allenamento: muoversi a tempo di musica


La musica è ritmo e il corpo umano è una macchina ritmica. Cosa significa? In poche parole, il ritmo è uno dei fattori chiave che agiscono sui nostri impulsi biologici: le onde cerebrali, i battiti del cuore, gli atti respiratori e i passi. Quando il ritmo della musica si avvicina a quelli fisiologici della persona, essa risulta benefica per il movimento, la coordinazione e la respirazione.
Le caratteristiche della musica in termini di melodia, ritmo ed armonia possono avere degli effetti su chi pratica sport. Non stupisce che ci siano musicisti che cercano di studiare brani musicali adatti ad ogni tipo di sport. Il servizio di streaming musicale Spotify ha creato un’intera funzionalità interamente pensata per i runner, un’area specifica del proprio servizio che si adatta letteralmente alla frequenza e alla tipologia di corsa.
Non solo corsa: la musica influisce sulla psiche e, in alcuni casi, sembra che il sottofondo musicale sia di grande effetto per accrescere ed esaltare i risultati e i benefici dell’attività fisica in generale. Ma qual è il genere musicale capace di generare maggiori benefici per l’organismo? Sul fronte medico, i ricercatori riferiscono che un’alta frequenza dei suoni possa rivitalizzare l’intero corpo, agendo direttamente sulle cellule cerebrali. Senza esagerare però: i suoni più intensi di 70 decibel risultano decisamente negativi e talvolta dannosi.
Inoltre, la musica esprime il nostro stato d’animo ed è in grado di influenzarlo, richiamando emozioni e – quando serve – energie. La musica offre compagnia, una guida naturale se ci si allena in assenza di un trainer, e rappresenta un incentivo forte a tener duro anche quando la fatica inizia a farsi sentire.
Non basta ascoltare, aiuta pure cantare! Per il trattamento di deficit respiratori un grande aiuto sembra provenire dal canto, che favorisce l’assunzione naturale di ossigeno e l’incremento della capacità polmonare. Il canto induce e favorisce inoltre l’abbassamento della pressione sanguigna, rallentando al contempo il ritmo del battito cardiaco e apportando un miglioramento dell’umore. Quindi… per migliorare la F del Fiato, l’ideale è farsi delle belle canticchiate in macchina (e non solo).
Se a sperimentare i benefici effetti della musica nella pratica degli sport sono maggiormente i runner, che spesso si incrociano per strada focalizzati nel loro mondo di corsa e musica, sono nate intere discipline che si basano sul legame intrinseco tra movimento e musica. Quindi, qualsiasi siano le attività a cui vi dedicate per integrare l’allenamento, la musica è il valido compagno per affrontarle.


 
Con la playlist giusta affrontiamo anche la quarta settimana di allenamento del programma che trovate alla fine dei nostri articoli. I consigli di oggi vi permetteranno di andare a rinforzare e poi defaticare la parte superiore del corpo.

SETTIMANA 4

Fiato: Camminata di 30 minuti al 75% di intensità

A quanti battiti corrisponde il valore d’intensità? Se volete ripassare come applicare la formula ideale, veloce e intuitiva, per calcolare il ritmo a cui “spingere”, potete consultarla qui.

Forza: Tiger Push


Assumere la posizione di decubito prono in appoggio sull’avampiede con gli arti inferiori ben distesi e leggermente divaricati, contrarre i glutei e la parete addominale per assicurare stabilità alla schiena, appoggiare l’avambraccio al suolo con il gomito ortogonale alla spalla e mantenendo lo sguardo in avanti, procedere alla distensione simultanea degli avambracci.
Eseguire 3 serie da 8-12 ripetizioni, con una pausa di 60 secondi tra una serie e l’altra.

Flessibilità (parte 1): Renegade Sinistro


Assumere la posizione di decubito prono con le braccia distese , sulla verticale delle spalle, mentre gli arti inferiori sono distesi e divaricati in appoggio sull’avampiede.
Successivamente spostare il carico sulla spalla e braccio dx e tenendo bloccato il bacino, evitando che quest’ultimo sia trascinato dalla torsione del busto, contrarre glutei e addominali, eseguire una torsione a sx del busto e della testa, allineando il braccio sx a quello contro laterale, mantenere tale posizione per 3-5 secondi e riprendere la posizione di partenza.
Eseguire 3 serie da 8-10 ripetizioni, con pausa di 30 secondi, evitando che la tensione percepita non superare mai 8, in riferimento ad una scala che va da 1 a 10.

Flessibilità (parte 2): Renegade Destro


Assumere la posizione di decubito prono con le braccia distese, sulla verticale delle spalle, mentre gli arti inferiori sono distesi e divaricati in appoggio sull’avampiede.
Successivamente spostare il carico sulla spalla e braccio sinistro e tenendo bloccato il bacino, evitando che quest’ultimo sia trascinato dalla torsione del busto, contrarre glutei e addominali, eseguire una torsione a dx del busto e della testa, allineando il braccio sinistro a quello contro laterale, mantenere tale posizione per 3-5 secondi e riprendere la posizione di partenza.
Eseguire 3 serie da 8-10 ripetizioni, con pausa di 30 secondi, evitando che la tensione percepita non superare mai 8, in riferimento ad una scala che va da 1 a 10.
 

3F: la formula per un allenamento ideale

Esiste un metodo di allenamento in grado di mixare nel modo giusto esercizi di fiato, forza e flessibilità per dare al tuo corpo l’energia e la brillantezza che hai sempre desiderato? Si, esiste e si chiama Metodo 3F. Vieni a scoprirlo insieme a noi!

Un metodo di allenamento all’avanguardia per le tue esigenze

Chi ci conosce sa che Forza, Fiato e Flessibilità sono le 3F sulle quali ci concentriamo per arrivare ad un allenamento ideale, con il giusto mix delle tre componenti per permettere al corpo di bruciare ancor più calorie a riposo. Vediamo meglio cosa sono e perché è importante andare ad agire su tutte e tre.

Più rinforzi, più bruci

La forza è la F che viene spesso in mente quando si pensa ad un allenamento “tipo”, quella impiegata per spingere negli esercizi a corpo libero o con attrezzi. In effetti, allenare la forza è fondamentale, perché aiuta a rendere la muscolatura del corpo più tonica, aumenta il grado di stabilità delle articolazioni e favorisce l’equilibrio. Inoltre, va ad a incrementare la massa magra permettendo di bruciare più calorie anche quando il corpo è a riposo. Si consiglia di allenare la forza almeno 10 minuti al giorno.

Migliora la resistenza, benzina per il tuo corpo

Il fiato è la F della continuità. Quando una persona allena il fiato permette al proprio organismo di innalzare il consumo energetico giornaliero, migliorare la perfusione periferica (il processo per cui un corpo fornisce il sangue per letto capillare fin nel tessuto) abbassare la pressione e la frequenza cardiaca a riposo. Per questo l’ideale sarebbe allenare il Fiato almeno 10 minuti al giorno, ancor meglio se monitorati da un cardiofrequenzimetro.

Un metodo di allenamento flessibile

Ultima ma non meno importante: la flessibilità. Spesso trascurata nei programmi “urto” perché nella percezione comune risulta quella meno “allenante”, è in realtà una componente indispensabile dell’allenamento che rende i muscoli più elastici e indirettamente più forti. In questo modo la mobilità articolare migliora, aiutando ad assumere una postura più corretta ed “economica” per il corpo. Anche in questo caso si consiglia di allenare la flessibilità almeno 10 minuti al giorno.
Ed ora… passiamo alla pratica.

Ecco il secondo capitolo

La settimana scorsa vi avevamo detto che alla fine dei nostri articoli avreste trovato un programma di allenamento da eseguire per iniziare da subito con la remise en forme. I consigli del nostro Vito vi permetteranno di andare ad agire sulle 3F che abbiamo appena visto nel dettaglio per un allenamento ottimale anche a casa.

SETTIMANA 2

Fiato: Camminata di 20 minuti al 75% di intensità.
A quanti battiti corrisponde questo valore d’intensità?
Rivediamo la formula ideale per calcolare il ritmo a cui “spingere”:
(220 – la vostra età) x % di intensità = frequenza cardiaca allenante espressa in Bpm (Battiti per minuto)
Ad esempio, se avete 30 anni dovrete fare 220 – 30 (la vostra età) = 190 x 75% (l’intensità).
Il risultato è una frequenza cardiaca allenante di 143 battiti al minuto.

Forza: Box squat sumo con mani sulle spalle

Esercizio che consente di rinforzare quadricipiti glutei e adduttori.

Flessibilità: Stretching ischio crurali

Personal Training: i 5 + 1 motivi per sceglierlo


Cosa conosciamo bene:

  1. la nostra storia di “ho sempre fatto così”, di successi consolidati ma anche di fallimenti
  2. la mancanza di continuità
  3. le urgenze della routine quotidiana che spesso hanno la meglio sulle cose importanti

E soprattutto, la paura di non farcela.
Questi sono i “blocchi” che ancorano la maggior parte di noi quando pensiamo di mettere la nostra forma fisica (e quindi il nostro stato di salute) al primo posto. Questi blocchi possono essere smontati gradualmente attraverso un percorso di personal training.
Per Show il personal training è un approccio di allenamento personalizzato che permette a chi lo sceglie di essere seguito da una squadra di professionisti qualificati e competenti, di praticare esercizio fisico in maniera corretta e di raggiungere gli obiettivi prefissati in modo più veloce e coinvolgente.
Ecco i 5 motivi (+1) per cui scegliere il Personal Training.

ATTENZIONE

Il programma di allenamento è studiato in base alle caratteristiche della persona, assecondandone lo stile di vita e aiutandola gradualmente a migliorarlo. Il Personal Training è perfetto per chiunque, in primis per chi soffre di qualche patologia, come quelle osteo-articolari o metaboliche, oppure per chi ha bisogno di un allenamento “su misura”.

MOTIVAZIONE

Allenarsi sotto la guida esperta di un personal trainer professionista rinforza la motivazione e abbassa la fatica percepita. Per riuscire a immaginarlo, basta pensare a quanto è più facile intraprendere un nuovo percorso con una persona al nostro fianco che ci sprona e che si prende cura di noi.

SICUREZZA

Prima di iniziare un percorso di miglioramento o di consolidamento della propria forma fisica, il personal trainer esegue una sorta di check up del proprio stato di salute per capire modalità e direzione del programma di allenamento. Alla fase iniziale seguono test continuativi per monitorare lo stato di salute: con il personal training è come se si fosse seguiti non solo da un professionista, ma da una vera e propria equipe, grazie alla stretta collaborazione con medici specialisti, fisioterapisti e osteopati.

DIVERTIMENTO

Che il ritmo dell’allenamento sia più intenso o “blando”, la dimensione personale e il rapporto di confidenza che si instaura con il trainer permettono di allenarsi fuori dagli schemi. Se l ‘allenamento è studiato per essere efficace, questo non esclude che possa essere anche coinvolgente e fonte di piacere.

ASCOLTO

Un percorso di personal training permette a chiunque lo intraprenda di essere ascoltato nei propri bisogni più profondi. Non è finita qui: il personal training aiuta ognuno di noi ad auto-ascoltarsi, imparando a accogliere le proprie sensazioni.

FIDUCIA

Allenarsi con un personal trainer è simile ad iniziare un “passo a due”, dove è importantissimo conoscere e potersi fidare del proprio partner. Il rapporto che si instaura tra chi si allena e il personal trainer aggiunge un’altra F alle nostre famose 3 F: quella di Fiducia.
Il Metodo Show prevede infatti che ogni programma di allenamento sia costruito attorno a tre aspetti fondamentali: forza, fiato e flessibilità. Il Metodo Show applicato al personal training permette di declinare queste 3F modulandole sulle esigenze di ognuno.
Gli effetti benefici di un allenamento così “personale” sono tanti e durano a lungo, ben oltre la fine dell’allenamento. Meno visibili, ma molto ben percepite, ci sono infine le sensazioni che si provano al termine di un allenamento “a due”, quando, fermandosi ad ascoltare come ci si sente, è facile accorgersi che la strada verso l’essere attivi, sani e felici non è poi così lontana.
Se non sei ancora iscritto o vuoi consigliare l’esperienza del personal training a una persona a te vicina, puoi richiedere qui una prova gratuita con analisi della forma fisica.

Si possono prevenire osteoporosi e mal di schiena con l’esercizio fisico?


Anche se il lavoro alla scrivania può sembrare uno tra i più comodi, il lavoro d’ufficio e uno stile di vita sedentario contribuiscono all’insorgere del mal di schiena.
Continue reading “Si possono prevenire osteoporosi e mal di schiena con l’esercizio fisico?”

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Che bello!

Siamo contenti tu abbia deciso di iniziare da oggi il tuo cambiamento.

Nelle prossime ore ci prenderemo cura di contattarti per fissare il nostro primo incontro.

A presto!

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