A Natale, Pa(S)ti Chiari, Amicizia Lunga!

Quest’anno a Natale metti sotto l’albero gusto, cultura e soprattutto salute. Come si dice in questi casi, Pa(S)ti Chiari, Amicizia Lunga! Proprio come la nuova campagna natalizia Show di questo 2021 indimenticabile e da concludere nel migliore dei modi.

Un Natale pieno di salute

Restare in forma in modo etico e sano questo Natale, non è mai stato così facile e divertente. Ci sono i prodotti presenti all’interno dello shop Show, che compongono la nostra Show List e poi ci sono tre regali speciali e unici. Come te. In grado di donarti buon umore, risvegliare quel senso di condivisione e amore che solo il Natale sa creare. PastAsciuga, PaneETtono e Favole di Natale sono i tre titoli dei regali pensati per il tuo Natale 2021. Pastasciutta, panettone e libri, tre prodotti, tre maniere di vivere le feste con tradizione, gusto e piacere.

Ti prendi cura del prossimo

In primis acquistando i prodotti Show fai un gesto di cuore per chi è meno fortunato, perché l’intero ricavato della vendita di questi doni verrà devoluto in beneficenza a Show Care per la costruzione di una palestra per i pazienti oncologici in fase di recupero post-operatorio. Show Care è la nuova associazione benefica marchiata Show, impegnata a fare prevenzione ed educazione ai corretti stili di vita, per dare a tutti l’opportunità di stare bene attraverso l’esercizio fisico. Un impegno reale e toccabile con mano per aiutare le comunità in cui Show vive e lavora.

PastaEasciuga, la prima pasta che asciuga le tue linee

Per quanto riguarda la pasta ci siamo rivolti a Uno.61 di Raimondo Mendolia, marchio simbolo di food, design e fashion nel mondo e nominata nel 2020 da Forbes tra le migliori 100 Eccellenze Italiane. Una pasta realizzata con semola di grano duro italiano selezionato, trafilata con una speciale e unica trafila placcata d’oro che aumenta la porosità e regala un morso indimenticabile, mantenendo al meglio la cottura, senza spezzarsi.

Tutta questione di dettagli

Uno.61 ha scelto un processo di essiccazione molto lento, per preservare al meglio quantità e qualità di proteine ed aminoacidi. Per ogni 100 grammi fornisce un apporto energetico pari a circa 360 kcal, di cui circa il 70% sotto forma di carboidrati complessi, con una quota proteica ad alto valore biologico pari al 13-14,5%, con un contenuto in grassi trascurabile e un indice glicemico basso (ID40). Last but not least, l’alta digeribilità del prodotto e il lento rilascio di energia, rende Uno.61 la scelta preferita da chi desidera mangiare buono e sano, ottenendo il massimo dalle proprie performance di vita e lavorative.

PaneETtono, dai tono ai tuoi muscoli

Per il panettone ci siamo affidati al laboratorio della ristorante “LeTorri”, pizzeria molto apprezzata dagli appassionati di pizza gourmet e parallelamente, in periodo natalizio, produttore di panettoni ad edizione limitata senza conservanti e zuccheri aggiunti. Anche qui, la cura della scelta dei prodotti del maestro chef Andrea Puecher è maniacale. Dall’uvetta, al candito, per non parlare del numero degli impasti, fatti lievitare come ricetta comanda, ogni aspetto viene sviluppato e cucinato con il massimo del dettaglio. Rispettando la storia, strizzando l’occhio al futuro. Una sofficità incomparabile, debordante di gusto e sensazioni meravigliose. Un vero viaggio nel mondo del sapore, da mangiare appena tiepido, dopo averlo scaldato a 150° in un forno ventilato.

L’alimentazione è solo una delle sei componenti fondamentali da tenere sempre a mente quando si vuole migliorare la propria Forma Fisica. 

Assieme ad essa, infatti, ci sono: idratazione, sonno, esercizio fisico, motivazione e stile di vita.

Ti piacerebbe valutare il tuo livello di attenzione in queste 6 categorie? 

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Favole di Natale, storie (vere) di affermazione

Oltre al primo e al dolce, c’è anche nutrimento per l’animo: Show “Storie di…” sono i racconti di successo delle persone che hanno raggiunto i loro obiettivi all’interno dei club Show.

All’interno della confezione di PastaEasciuga, PaneETtono e Favole di Natale, c’è un’ulteriore sorpresa per chi riceve il regalo: una Show Experience esclusiva composta da analisi della forma fisica e una sessione di esercizio fisico personalizzata. E per chi fa questi doni, ecco un allenamento aggiuntivo in regalo sul tuo percorso all’interno di Show.

A Natale, con Show, è regalare salute, benessere e piacere anche a tavola. Pa(s)ti chiari, amicizia lunga!

Quale acqua bere per stare in forma

Bere acqua è essenziale per il benessere e la salute del tuo corpo. Berne la quantità corretta è molto importante, come abbiamo visto in questi mesi sulle pagine social di Show. A questo punto resta un ulteriore passo da fare: scegliere quella più adatta alle tue esigenze. Non tutte le acque sono uguali, perché gli elementi presenti per tipo e quantità generano effetti diversi sul nostro organismo.

I numeri indispensabili da sapere

Il tuo peso corporeo, come quello di tutte le persone adulte, è composto per più del 50% dall’acqua. Nei bambini il dato aumenta e arriva quasi all’80%. L’azione dell’acqua è indispensabile per svariati motivi:

– regolazione della digestione

– mantenimento del livello della temperatura

– corretta lubrificazione di pelle, polmoni e tessuti degli occhi

– consente di eliminare gli scarti attraverso l’urina ed è parte di molti liquidi biologici e secrezioni di importanti apparati

– permette alle sostanze nutritive e agli ormoni di arrivare alle cellule. Anche quest’ultime sono composte per gran parte di acqua. 

Alla luce di questo, appare chiaro e lampante come il fabbisogno medio di una persona adulta è tra i 2 e 2 litri e mezzo. Almeno 1 e mezzo da consumare attraverso l’acqua, mentre il resto può derivare da altre bevande e alimenti. Frutta e verdura su tutti. Chi fa sport o vive e lavora in ambienti caldi e secchi, deve bere di più, perché suda molto e deve reintegrare i liquidi.

Bevendo al mattino, poi, appena ti svegli, aiuti a diminuire il gonfiore addominale.

Acqua del rubinetto o in bottiglia?

È una questione di sali minerali. Tutte le acque li contengono, sia ben chiaro, ma le differenze si trovano a livello di quantità. Le acque in bottiglia di casa provengono da ambienti geologici naturalmente protetti e controllati, che assicurano la purezza microbiologica e compositiva. Le acque di acquedotto provengono anche da luoghi come laghi, sorgenti, fiumi e vengono sempre purificate e potabilizzate prima del consumo.

Sul tema dell’acqua minerale in bottiglia si possono raccontare almeno 4 tipologie, stabilite in base al residuo fisso, cioè la quantità di sali disciolti in un litro.

L’acqua più leggera ha un residuo fisso non superiore a 50 mg/litro, mentre quella oligominerale o leggermente mineralizzata, inferiore a 500 mg/litro. Tra 500 e 1.500 mg/litro per la medio-minerale.

A proposito di residuo fisso, le acque con quota superiore a 1.500 mg/litro solitamente sono consigliate sotto controllo medico. Il motivo? Possono avere capacità terapeutiche specifiche per il caso e si trovano in centri termali, farmacie e negli ultimi tempi anche in alcuni supermercati.

I sali, un mondo di indicazioni

L’importanza dei sali minerali per l’organismo umana passa da due parole: elementi essenziali. Per il regolare svolgimento delle funzioni del tuo corpo. Ecco perché la prevalenza di un elemento rispetto ad un altro, porta ad una classificazione ben precisa delle acque minerali. Bicarbonate, solfate, clorurate, calciche, magnesiache, fluorate, ferruginose, acidule e sodiche. chi più ne ha, più ne metta. L’etichetta non mente mai ed ognuna di queste acque elencate qui sopra ha una responsabilità ben definita. Scopriamole insieme. 

La classificazione

Prima di descrivere le acque e comprendere quella giusta per le tue esigenze, è bene avere chiaro come si suddividono i sali minerali: i micronutrienti e oligoelementi. Della prima famiglia, i micronutrienti, fanno parte calcio sodio, potassio, zolfo, cloro, magnesio. Per quanto riguarda gli oligoelementi ecco il ferro, il cobalto, manganese, molibdeno, selenio, zinco e rame.

Le bicarbonate (Bicarbonato superiore ai 600 mg/litro). Ideali per chi soffre di ipersecrezione gastrica e alcuni tipi di calcoli renali.

Le solfate (solfati superiori a ai 200 mg/litro) con funzioni lievemente lassative e specifiche per casi di insufficienze digestive.

Le clorurate sono invece purgative e servono riequilibrare la flora intestinale, il fegato e le vie biliari.

Le calciche molto utili per stomaco e fegato. In particolare, queste acque sono indicate durante la gravidanza, la crescita del bambino, in menopausa e per contribuire, con l’esercizio fisico, a prevenire osteoporosi ed ipertensione.

Le magnesiache facilitano un corretto funzionamento del sistema nervoso, oltre a prevenire l’arteriosclerosi ed alleviare lo stress.

Le fluorate rinforzano le strutture dei denti, anticipano l’insorgere delle carie e combattono l’osteoporosi.  

Le ferruginose sono perfette per chi ha carenze di ferro o ha un fabbisogno molto elevato come infanti, adolescenti e donne in gravidanza. In caso, questa tipologia di acque aiuta anche chi è anemico.

Le acidule, sono adatte a chi soffre di problemi gastrici. Di questa categoria ne fanno parte le effervescenti naturali.

Le sodiche sono ideali per reintegrare i sali consumati durante l’attività sportiva. Spesso le acque povere di sodio sono presenti in una dieta iposodica e vengono indicate per combattere la pressione alta.

L’acqua giusta per l’età corretta

Ad ogni età abbiamo le esigenze di integrare nell’organismo un sacco di elementi. Ecco perché è importante dare ad ogni fase della propria vita, l’acqua giusta per le esigenze del periodo. In epoca infantile, ad esempio è bene vere acqua medio minerale, con calcio, fluoro e magnesio. In fase adolescenziale sono chiave elementi come il bicarbonato calcico e il magnesio. Per gli adulti, dipende tutto dallo stile di vita che adotti, mentre nelle donne incinta o in menopausa è consigliabile un’acqua calcica. Per gli anziani è importantissimo bere anche quando non si ha sete. Ecco perché è meglio optare per acque calciche e solfato magnesiche.

L’idratazione è solo una delle sei componenti fondamentali da tenere sempre a mente quando si vuole migliorare la propria Forma Fisica. 

Assieme ad essa, infatti, ci sono: alimentazione, sonno, esercizio fisico, motivazione e stile di vita.

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Digital detox, che cos’è e come affrontarlo

Digital detox o disintossicazione digitale, cioè un periodo di tempo in cui una persona non utilizza nessun dispositivo tecnologico. Esattamente il contrario di quello che stai facendo tu leggendo quest’articolo! Scherzi a parte, ma nemmeno troppo, oggi scriviamo dell’importanza di staccare dai nostri dispositivi tecnologici. Smartphone, televisori, computer, tablet, social media e molto altro. Tutto molto bello nella teoria, ancora di più nella pratica, perché la “disintossicazione” dai dispositivi digitali è sicuramente una delle grandi sfide del mondo sociale a cui ci apprestiamo a vivere. Rinunciare ai dispositivi sociali per concentrarsi, veramente, sulla vita reale. Senza distrazioni, con interazioni sociali vere!

Le ricerche

microscopio in laboratorio

Seconda una ricerca condotta dalla Nielsen Company, del 2018, una persona adulta negli USA trascorre 11 ore al giorno in compagnia di media e social media.  

Alla luce di questo appare lampante un dato: il sovrautilizzo di dispositivi tecnologici può diventare una dipendenza comportamentale che porta a problemi fisici, sociali e psicologici.

Trascorrere del tempo con te stesso, senza interferenze digitali, è un momento inestimabile di crescita e miglioramento. O può essere anche semplicemente un momento di stacco dalle tue questioni lavorative – e non – quotidiane.

Sempre nell’indagine annuale Stress in America dell’American Psychological Associations, il 18% degli adulti statunitensi ha raccontato come la tecnologia sia una fonte significativa di stress nella propria vita. Come può sorprendere? Sei attorniato da messaggi, mail, notifiche, ad ogni ora e ogni giorno. Addirittura si arriva a sentire un senso di astinenza quando un dispositivo non da segnali di vita, contribuendo ulteriormente allo stress.  

E dall’Europa non arrivano notizie confortanti: uno studio svedese ha scoperto che l’utilizzo massiccio di smartphone e dispositivi digitali è collegato a problemi di sonno, depressione ed aumento dello stress tra i giovani adulti. di

Sonno, peso e non solo.

In moltissimi smartphone oramai appare regolare il report settimanale delle utilizzo medio del dispositivo. Se andiamo a leggere con attenzione i dati si scoprono che la maggior parte del tempo la trascorriamo nei social media elettronici, che hanno effettivi negativi in termini di sonno, ma anche emotivo-relazioni. Soprattutto controllare quest’ultimi prima di dormire producono ansia, insonnia e minore continuità nel tuo sonno. Ulteriore dettaglio: anche l’indice di massa corporea, su individui che utilizzano molto la tecnologia, subisce impennate pazzesche.

È tutto un equilibrio

uomo che scrive al telefono un messaggio mentre lavora

Sia chiaro, la tecnologia – utilizzata correttamente – ti aiuta a vivere, agevolandoti in un sacco di azioni quotidiane. Se si arriva a parlare di Digital Detox è perché ad un certo punto, soprattutto i social media, prendono il sopravvento su alcuni aspetti della vita reale. Ma il troppo, si sa, stroppia. Quella sensazione di essere sempre connessi può rendere difficile creare confini tra la tua vita domestica e quella lavorativa. I ricercatori dell’Università della Pennsylvania hanno recentemente pubblicato la prima ricerca sperimentale che collega l’uso di siti di social media come Facebook, Snapchat e Instagram alla diminuzione del benessere. I risultati hanno rivelato che limitare l’uso dei social media ha ridotto i sintomi di depressione e solitudine. 

Digital Detox, confini netti

Quante volte anche in vacanza o a casa la sera prima di dormire o a cena, ti viene voglia di controllare la posta, rispondere a un messaggio di un collega o dare una controllata su cosa succede sui social media? Tante? Bene, una sano periodo di digital detox è il segreto per stabile confini netti e precisi tra la vita lavorativa e quella vita privata.

Esempio classico: se passi del tempo sui social media, probabilmente ti sei trovato a confrontare la tua vita con quella dei tuoi amici, della tua famiglia, dei perfetti sconosciuti e delle celebrità. Potresti trovarti a pensare che tutti gli altri sembrano condurre una vita più piena, più ricca o più eccitante basata sul piccolo scorcio curato che vedi sui loro post su Instagram o Facebook. 

Come dice il proverbio, il confronto può davvero essere il ladro della gioia. Disintossicarti dalle tue connessioni sociali può essere un buon modo per concentrarti su ciò che è importante nella tua vita senza confrontarti con gli altri.

I segnali per mettere in atto la tua digital detox?

donna che è al telefono e guarda i social dovrebbe fare una digital detox
  • Entri in ansia e stress se non riesci a trovare il tuo smartphone
  • Controlli ogni minuto il tuo smartphone
  • Rabbia, ansia e depressione si impossessano di te nel momento in cui ti scolleghi dai social media.
  • Conti i like sui tuoi post social. Come se un numero certificasse la bontà o meno di un tuo pensiero o pubblicazione…
  • Timore di perdere qualcosa se non continui a controllare il tuo dispositivo
  • Resti alzato fino a tarda ora per giocare al cellulare. a stare alzato fino a tardi o alzarti presto per giocare sul tuo telefono.
  • Ti concentri con grande difficoltà senza il telefono in mano.

Come fare adesso?

Ecco una lista di comportamenti pazzeschi per iniziare fin da subito la tua Digital Detox!

  • Quando mangi i pasti, in particolare quando pranzi con altre persone
  • Quando ti svegli o vai a letto
  • Quando lavori a un progetto o a un hobby
  • Quando passi del tempo con amici o familiari
  • Prima di andare a dormire ogni notte

Distaccarsi dai tuoi dispositivi può giovare al tuo benessere mentale, ma fare una disintossicazione digitale non deve comportare una completa separazione dal tuo telefono e da altre connessioni tecnologiche. Il processo è spesso più incentrato sulla definizione dei limiti e sull’assicurarsi di utilizzare i dispositivi in ​​modo da trarre vantaggio, anziché danneggiare, la tua salute emotiva e fisica.

Se riesci a eseguire una disintossicazione digitale completa per un certo periodo di tempo, potrebbe essere qualcosa di molto utile. Essere completamente disconnessi può essere liberatorio e rinfrescante. Rinunciare completamente a tutte le forme di comunicazione digitale potrebbe non essere possibile, in particolare se si fa davvero affidamento sul rimanere in contatto per lavoro, scuola o altri obblighi. 

Ciò non significa che non puoi godere dei benefici di una disintossicazione digitale; la chiave è disconnettere qualcosa che funzioni per i tuoi programmi e la tua vita. 

Se hai bisogno dei tuoi dispositivi durante il giorno per il tuo lavoro, prova a fare una mini-disintossicazione alla fine della giornata lavorativa. Scegli un momento, quello giusto per te. Per spegnere i tuoi dispositivi e poi concentrarti sul trascorrere una serata completamente libera da cose come social media, messaggi di testo, video online e altre distrazioni elettroniche. 

Limiti, chiari!

Tre giovani ragazzi guardano i social e dovrebbero fare digital detox

Sebbene non sia sempre possibile o addirittura preferibile disconnettersi completamente, impostare limiti su quando queste connessioni digitali possono intromettersi nel tuo tempo può essere positivo per il tuo benessere mentale. 

Ad esempio, potresti voler utilizzare il telefono per riprodurre la tua playlist Spotify o Apple Music mentre ti alleni, ma impostarlo sulla modalità aereo ti assicurerà di non essere distratto da telefonate, messaggi di testo, altri messaggi o app notifiche durante l’allenamento. 

Stabilire dei limiti sul tipo e sulla tempistica delle connessioni a cui parteciperai aiuta a garantire che puoi goderti le attività del mondo reale completamente senza deviazioni digitali. 

Potrebbe anche essere utile limitare l’utilizzo del dispositivo mobile immediatamente prima di andare a dormire. 

Un altro modo per iniziare la disintossicazione digital detox è disattivare le notifiche push sul telefono. Molte app di social media tra cui Facebook, Instagram, Twitter, Pinterest e siti Web di notizie inviano avvisi ogni volta che ricevi un messaggio, una menzione o un nuovo post.

Invece di controllare determinate app o siti Web ogni volta che una nuova storia o un nuovo post colpisce, dedica un momento specifico ogni giorno in cui controllerai i tuoi messaggi o le tue menzioni. Quindi riservare un certo tempo, circa 20 o 30 minuti, da dedicare al recupero e all’invio delle risposte.

Potresti scoprire che è utile lasciare il telefono indietro per almeno un breve periodo. Gli studi hanno scoperto che la semplice presenza di un dispositivo mobile, anche se non lo si utilizza attivamente, abbassa i livelli di empatia e diminuisce la qualità della conversazione quando si interagisce con altre persone, un fenomeno che i ricercatori hanno soprannominato “l’effetto iPhone”.

Alla prossima cena con gli amici, prova ad “abbandonare” il cellulare a casa.

Digiuni digitali personalizzati

Alcune idee da prendere in considerazione per applicarli al meglio:

  • Digiuno digitale: rinuncia a tutti i dispositivi digitali per un breve periodo di tempo, ad esempio un giorno o fino a una settimana.
  • Astinenza digitale ricorrente: scegli un giorno della settimana per non utilizzare il dispositivo.
  • Disintossicazione specifica : se un’app, un sito, un gioco o uno strumento digitale occupa troppo tempo, concentrati sulla limitazione dell’uso di quell’elemento problematico
  • Disintossicazione dai social media : concentrati sulla limitazione o addirittura sull’eliminazione completa del tuo utilizzo dei social media per un determinato periodo di tempo

Digital Detox – Conclusione

Un’adeguata digital detox avviene se le persone che ti circondano, sanno di questi tuoi tentativi. Trova modi per distrarti, facendo svariate attività differenti che possano piacerti. Poi, cerca di eliminare le app dei social media dal tuo smartphone e inizia a muoverti. L’esercizio fisico può distrarti in modo rilevante e soprattutto aiutarti a staccare completamente dai tuoi dispositivi. Magari un’esperienza personalizzata di attività fisica, calibrata sulle tue esigenze, può essere il primo passo per una relazione diversa con i tuoi dispositivi elettronici.

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Squat, i segreti fondamentali per svolgerlo al meglio

Lo squat è un esercizio che incontri spesso nei tuoi allenamenti personalizzati, ma soprattutto nella vita di tutti i giorni. Pensa a quando ti siedi su una sedia, su un divano o quando ti accovacci alla ricerca di qualcosa caduto accidentalmente per terra. Quando si parla di squat, si entra nella quotidianità. Ecco perché secondo il nostro ideatore e responsabile del Metodo delle 3F, il Prof.Vito Stolfi, lo squat è “il Re degli Esercizi”. Uno dei fondamentali nel tuo menù di degustazione legato all’attività fisica. D’altronde lo squat è una proposta completa, in grado di attivare – con varie sfumature – a 360 gradi il tuo fisico.

Riflettendoci bene…

Nel mondo occidentalizzato stiamo molte ore seduti. In particolare modo, in tele o smart working è stato un boom, ancora di più ce ne fosse bisogno, di sedentarietà ed immobilismo. Se ci pensi, i pasti li fai da seduto, in macchina sei seduto, lavori dal tavolo o dalla scrivania, seduto! Quando ti rilassi sei disteso o comunque in posizione seduta, non di certo in piedi o in attività. Le 3 ore di attività fisica settimanale raccomandate dall’OMS, sono un buon punto di partenza per dare al tuo fisico solidità, equilibrio e longevità. Eppure, qualche altro accorgimento utile per migliorare in forza, fiato e flessibilità del tuo corpo, si può adottare. Proprio grazie allo squat.

Squat, una questione di profondità?

Nello specifico lo squat serve per sviluppare in maniera armoniosa i muscoli degli arti inferiori, ma essendo un esercizio multiarticolare, coinvolge anche l’addome e altri distretti muscolari a seconda delle varianti che esegui.

Di base, con lo squat, le tue gambe si piegano o si accovacciano (quando vai in posizione molto profonda). Tutto questo, aiuta a migliorare la flessibilità del tuo fisico in primis, ma anche la forza.

Proprio dagli Stati Uniti e dal Brasile, arriva un monito in questo senso. Quando guardi la televisione o fai un’attività che non richiede l’obbligo di stare seduto, prova a mantenere la posizione di squat per oltre 30 secondi finché ti dedichi ad altro. I benefici che sono stati riscontrati, sono innumerevoli, tra i quali:

  • schiena più attiva e più stabile, con meno dolori
  • fianchi più levigati
  • gambe più toniche e reattive
  • i danni della sedentarietà, diventano un vago ricordo.
  • una vita più lunga

E tu cosa aspetti a rimetterti in moto? Per fare degli squat a regola d’arte, la nostra squadra di personal trainer è pronta a prendersi cura di te. Perché la salute è il bene più prezioso che disponi ed è bello ricominciare proprio dall’esercizio fisico una nuova normalità verso una vita più attiva, sana e felice.

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Quante ne sai sui cibi anti-infiammatori?

Cibi anti-infiammatori, un argomento sempre più di moda e di cruciale importanza per la tua salute. Sempre più spesso si legge in giro la frase “i dolori e le infiammazioni si possono curare a tavola”. Vero, se in fin dei conti siamo quello che mangiamo. Ci sono in natura cibi che per caratteristiche e funzioni, agiscono in maniera positiva sul nostro organismo e sistema immunitario. Scopriamo quali sono!

donna ha mangiato male e ha male alla pancia

Mangio bene, vivo meglio

Infiammazioni e dolori di vario genere, nella vita di tutti i giorni, sono qualcosa a cui andiamo spesso incontro. Spesso, si ricorre a farmaci antinfiammatori per guarire, che possono essere una soluzione, ma non sempre l’unica. Anche a tavola, esistono degli alimenti che possono rappresentare più che delle alternative ai farmaci tradizionali, dei veri e proprio supporti. Il perché? Semplice, sono cibi anti-infiammatori. Introdotti nella quotidianità, possono essere degli utili strumenti di prevenzione nei confronti di aree del corpo sensibili e facilmente soggette ad infiammazioni.

D’altronde un tessuto o un distretto corporeo può infiammarsi per cause meccaniche, chimiche e biologiche. E il cibo sano, oltre ad una sana dose di esercizio fisico, può essere una fantastica soluzione per stare meglio.

cibi anti-infiammatori come avocado e pomodori

Quali sono i cibi giusti?

Cibi anti-infiammatori: frutta e verdura fresca in primis. Poi sicuramente gli alimenti con farine integrali o non raffinate, oltre ovviamente ad alcuni tipi di carne e pesce.

La stagionalità dei prodotti, altresì, è molto importante quando decidi nutrirti in modo coerente con quelli che sono i tuoi obiettivi.

La natura ti viene in aiuto offrendo una svariata gamma di cibi antinfiammatori. In generale  un’alimentazione che prevede frutta e verdura fresca e di stagione e cibi integrali può già fare molto nel raggiungimento dei tuoi risultati.

Alcuni cibi in particolare, con le loro sostanze o principi attivi, possono agire in modo mirato. che agiscono in modo mirato. Come nel caso degli alimenti ricchi di omega tre come il pesce azzurro e alcuni tipi di frutta a guscio utilissimi con la loro azione sulla ciclo ossigenasi (cox), che aiuta a ridurre l’infiammazione.

Carne, uova, arachidi, latticini, ma anche in merendine e prodotti artigianali, specialmente dolci, al contrario possono essere dannosi, perché contengono l’acido arachidonico. Quest’ultimo è notoriamente dannoso perché ha un’azione acutizzante sulle infiammazioni già presenti nel nostro organismo.

le ciliegie sono un cibi anti-infiammatori

Le ciliegie ad esempio, visto che ci stiamo avvicinando alla bella stagione, rientra nella categoria “cibi anti-infiammatori”. Perché? Semplice, contengono alti livelli di antociani, composti (noti anche come antiossidanti) responsabili della riduzione dell’infiammazione nel corpo combattendo lo stress ossidativo. Svariati studi dimostrano come gli antociani possono aiutare ad alleviare il dolore muscolare dopo un intenso esercizio.

per la tua salute cerca cibi anti-infiammatori

Altri aiuti per la tua salute

Anche l’olio di oliva extra vergine è uno straordinario incentivo anti-sfiammante per il tuo corpo (ovviamente preso nelle giuste quantità).

Il riso ha ottime proprietà sfiammanti, “rinfrescanti” e regolatrici, oltre ad avere delle buone proprietà disintossicanti. I frutti rossi, come visto sopra con il caso specifico delle ciliegie, sono un un concentrato di polifenoli, sostanze molto utili nella battaglia senza quartiere ai radicali liberi. Inoltre sono un sostegno all’organismo in termini astringenti e disinfettanti, con un ottimo contenuto di vitamina A e C. Anche l’ananas, soprattutto per le donne, è noto per le sue proprietà antinfiammatorie, aiutando a migliorare la ritenzione idrica, oltre ad essere ricco di potassio, calcio e vitamina C.

Il té verde, per finire ha delle ottime qualità antiossidanti ed è “amico del colesterolo”.

Tutti questi alimenti comunque, è bene ricordare, sono da inserire in una dieta costruita e personalizzata da un nutrizionista. Proprio come puoi fare con i tuoi appuntamenti legati all’esercizio fisico. Stiamo per ripartire, ma per non farti trovare impreparato, inizia a muoverti insieme a noi!

Pasta, che ti passa!

La pasta è uno degli alimenti base della dieta italiana, nonché mediterranea. Spesso vista come la panacea di tutti i mali insieme al pane, nel momento in cui le persone iniziano un percorso volto al dimagrimento, è un alimento che puoi mangiare senza provare sensi di colpa. Anche se vuoi dimagrire!

Le strategie

donna che scola la pasta cotta

Diciamocelo: la pasta non è un alimento ideale per chi si avvicina ad una dieta. Soprattutto se fai una vita sedentaria. Pertanto il segreto per poter mangiarla con maggior libertà è quello di consumare calorie attraverso l’esercizio fisico!

La pasta è un alimento, come sai, molto energetico e ricco di carboidrati. Importante è gestire al meglio le porzioni e i grani con cui viene prodotta. In questo senso, oltre l’apporto calorico c’è da osservare l’indice glicemico (IG). Ci sono vari tipi di grani, che a seconda di come vengono prodotti possono apportare più o meno digeribilità e più basso o alto IG.

Dimagrire mangiando la pasta?

due piatti di pasta al pomodoro con sopra il grana

Ecco alcune strategie utili per iniziare a mangiare pasta e perdere centimetri nel tuo girovita:

  1. Mangiala massimo 3 volte la settimana
  2. 60-70g di pasta per porzione
  3. Consumare la pasta SOLO una volta nella giornata ed evitarla, se possibile a cena.
  4. Il condimento meglio se povero di grassi e ricco di fibre alimentari solubili. Ti ricordiamo che anche le verdure hanno calorie.
  5. Meglio paste di tipo dietetico, come l’integrale o la pasta per diabetici, ricca di fibre, IG basso e ipocalorica.
  6. Sempre preferibili i formati di pasta a indice glicemico più basso.
  7. La pasta è bene mangiarla nei giorni in cui svolgi attività fisica.
  8. Pane + patate + pasta non è una buona addizione per la tua salute!

E sui tipi di pasta, ora approfondiamo!

Quali tipologie di grano fanno bene?

grano di mais serve per fare la pasta

Grano Duro: contiene glutine, meglio ruvida e trafilata al bronzo, per trattenere al meglio il sugo. Tiene bene la cottura.

Grano Senatore Cappelli: una varietà di grano unica, molto antica e pregiata. La cottura risulta sempre ideale.

Integrale: A proposito di fibre, in quest’alimento trovi 5 volte più fibra rispetto alle paste bianche. Ricca di antiossidanti ed acidi grassiessenziali. Nutriente, fantastica per saziarsi a lungo.

Di Mais: Betacarotene in primo piano e tanto sapore. Assorbimento ultra rapido.

Di Grano Saraceno: Ricca di vitamine e minerali, senza glutine. Perfetta per de-tossicarti e de-stressarti.

Di Riso: Come il masi, ideale per chi soffre di celiachia. Occhio al grado di cottura!

Oltre il piatto

personal trainer segue il cliente

A questo punto, se all’alimentazione abbini anche una sana dose di esercizio fisico e i giusti tempi di riposo, il tuo corpo sarà in grado di bruciale tutte le calorie necessarie per consentirti di mangiare pasta senza preoccuparti di non riuscire a smaltirla.

Ecco perché insieme alla guida della squadra Show e al Metodo delle 3F potrai ritrovare la forma, senza rinunciare alle gioie culinarie che preferisci.

L’alimentazione è solo una delle sei componenti fondamentali da tenere sempre a mente quando si vuole migliorare la propria Forma Fisica. 

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