Dimagrimento e motivazione, le strategie (vincenti) per perdere peso

Processi di dimagrimento e motivazione, parole spesso strettamente collegata quando si parla di questo. Quanto è importante la motivazione in un percorso per iniziare a perdere peso in maniera sana e corretta?

Dimagrimento e motivazione a fine gennaio. La situazione? Quella di sempre. Il primo mese dell’anno è oramai agli sgoccioli e sembra tu stia già rinunciando a perdere quei chiletti di troppo che senti di avere. Vero?

Per la maggior parte di chi vuole dimagrire, i buoni propositi fatti a cavallo tra Natale e Capodanno, entro la fine di gennaio sono spesso grandemente ridimensionati, quando già non belli che dimenticati.

Sembra impossibile, eppure è proprio così: la motivazione e la grinta che ad inizio anno ti pervadeva, la voglia di spaccare la bilancia – nel senso positivo – oramai è sciolta come neve al sole. Come mai? Scopriamolo.

Dalla motivazione all’azione (e viceversa)

È semplice: perché tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare!

In parole differenti l’idea, l’ambizione, la voglia, il progetto si scontra con la realtà dei fatti. Tanti impegni, poco tempo, poca organizzazione operativa. Insomma la rinuncia ti sembra l’unica via percorribile. Eppure, perdere i rotolini nella pancia è il desiderio che ti frulla dentro di te da più tempo. Ed è un peccato non iniziarlo in questo mese!

Un peccato davvero! Si perché tu hai il diritto, e per certi versi anche il dovere morale nei confronti di te, di inseguire i tuoi sogni e di provare a realizzarli. Sei conscia/o che la vita, quella vera fatta di emozioni positive, nasce proprio dalla completa realizzazione del proprio potenziale. 

Può bastare qualche settimana di gennaio per riporre di nuovo nel cassetto i sogni e continuare con la solita routine? Se stai cercando un cambiamento in meglio, il dimagrimento e motivazione

Ora se quello che stai cercando è un cambiamento in meglio nella tua vita, c’è una cosa da fare: investi un po’ di tempo per te e il tuo cambiamento.

Coraggio, dimagrire richiede motivazione!

Dimagrire richiede motivazione. Semplice da scrivere, ovvio per nulla. Tra le migliaia di persone che intraprendono un percorso dimagrante, solo pochi ottengono e mantengono i risultati sperati.

Le ragioni? Tantissime e tutte diverse. Al tempo stesso, prima di proseguire, è necessario avere il coraggio di discriminare le cause reali dalle scuse, in gergo gli alibi.

Al netto di chiare esigenze mediche, il successo o il fallimento nei percorsi di dimagrimento è questione soprattutto di motivazione o di mancanza di motivazione. Per aumentare le chance di riuscita in ogni percorsa è importante un supporto, che rinfocoli la motivazione che hai in te.

I vari “vorrei ma non ci riesco”, “mi manca il tempo“, “ma come faccio non ho nemmeno il tempo di respirare”, sono comprensibili ma al tempo stesso significano “non sono sufficientemente motivato”. Che guaio! Piccola scoperta: la motivazione nasce solo da sé stessi. Aiuto rilevante: con una squadra di personal trainer in grado di motivarti e darti il buon esempio, gli stimoli aumentano a dismisura!

Motivo e motivazione, quali sono le differenze?

Quale è il motivo che ti spinge a voler dimagrire? Non basta solo la motivazione per dimagrire? Domande legittime a cui rispondere. Punto primo: motivo e motivazione sono tutto meno che parole comunicanti o sinonimi. Quando si parla di motivazione è l’energia che alimenta perseveranza e volontà, sgorga dal motivo o dalla causa per la quale si vuole dimagrire. Più importante è la causa, più ci sono possibilità che tu riesca a dimagrire e portare a termine il percorso legato al dimagrimento.

Il motivo, in fin dei conti, è una costante, il fulcro sul quale la tua motivazione, spesso variabile e frammentata nei momenti della tua quotidianità. La motivazione, per essere mantenuta e nutrita al meglio, non deve allontanarsi dalla sua sorgente. Che cosa significa? Focus sempre chiaro, nitido e prioritario, sempre focalizzato nel tempo.

Sapevi che la motivazione dipende dalla perfetta sincronia di vari componenti interni come il divertimento, l’empatia, l’autostima, logiche di tempo e di luogo, oltre a fattori esterni? Ti piacerebbe scoprire quali sono gli elementi più impattanti sulla tua motivazione quando decidi di dimagrire?

Se la risposta è “SI!” abbiamo pensato per Te ad un test motivazionale,”Da Domani Mi Muovo”. Pensato e creato atto apposta per trovare la chiave per aumentare la tua motivazione e capire quali sono i fattori preponderanti nella costruzione di quest’ultima quando decidi di intraprendere un percorso volto al dimagrimento.

Motivazione e dimagrimento, tutto una questione di equilibrio

Dimagrimento e motivazione vanno a braccetto con l’equilibrio emotivo. Spesso l’abuso di cibo e bevande è da legare a sintomi di instabilità anche emotiva. Lavorare su questo aspetto con lucidità, diventa un primo piccolo traguardo.

Le persone che vogliono dimagrire spesso lo fanno per il bisogno di piacere e prima ancora di piacersi. Certo, c’è chi lo fa anche per una questione “medica”, ma è una percentuale molto più bassa. A prescindere comunque dai chilogrammi e dai centimetri delle nostre circonferenze, dobbiamo sempre chiederci che considerazione abbiamo noi stessi, che tono dell’umore abbiamo tutti giorni.

Fatto questo, oltre a diminuire lo stress che percepisci di giorno in giorno, nella ricerca della giusta motivazione per dimagrire possono essere utili alcuni di questi accorgimenti che ti elenchiamo.

Dimagrimento e motivazione, le mosse vincenti

  • Consulta uno o più professionisti per ottimizzare la perdita di peso.  
  • Concentrati sul focus, cioè sul motivo o sulla causa dalla quale la motivazione prende forza. Se trascuri questo punto è molto difficile, per non dire impossibile, motivarti
  • Un dimagrimento sano previene l’insorgenza di patologie metaboliche, mantiene il corpo in forma e vivi meglio.
  • Assapora i miglioramenti day by day, senza ossessionarti sulla grande O, l’obiettivo finale. Concentrati sugli aspetti positivi del tuo percorso, festeggiandoli quando puoi con il tuo cerchio magico e goditi il cammino sempre e comunque.
  • Cerca di essere SMART. Cosa vuole dire? In poche parole, benvenuto realismo, ciao ciao sogni impossibili! Datti obiettivi specifici, misurabili, realizzabili, realistici e tempistici.
  • Dimenticati la parola “velocità” e inizia un diario in cui appunti sensazioni, numeri, parole chiave del tuo percorso.
  • Evita il perfezionismo, ama e apprezza il tuo corpo. 
  • Quasi ce lo scordavamo…allenati con metodo e guida. Insieme a qualcuno che si prende cura del tuo esercizio, anche il cammino verso le forme desiderate, assume un gusto differente. Più saporito, più condiviso, più divertente. Perché oltre le forma, cambia anche la sostanza: la tua vita!

Conclusione

Quante volte ti sei ripromesso “Basta, ora si cambia e inizio a perdere peso”? Quante volte ti sei detto che da domani inizierai la dieta? Da domani mi muovo è un aiuto concreto per ritrovare energia, ritornare in forma e guardare alla vita in modo nuovo. In poche parole, per tradurre in realtà il buon proposito “da gennaio si cambia!”

Appuntamento il 31 gennaio all’interno della sede di Via Cappelli 20 a Padova e il 1 febbraio nel club Show della Ghirada di Treviso a partire dalle 21:00 fino alle 22:30. Per entrambi i workshop l’opportunità, oltre che da vivo, di assistere all’evento anche online in diretta streaming.

workshop da domani mi muovo sul tema dimagrimento e motivazione

Show 2022, l’anno che verrà

Caro Show, ti scrivo, così mi distraggo un po’
E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò
Da quando sei partito c’è una grande novità

In realtà da maggio 2021, quando siamo ripartiti, non c’è solo una grande novità. Sono tornati gli allenamenti dal vivo, sono rimasti i virtual, sono stati implementati gli allenamenti outdoor. C’è una nuova sede, in provincia di Treviso, all’interno del campus di H-Farm. La quarta, aperta lo scorso 8 marzo 2021. Tante novità, in tutti i sensi.


L’anno vecchio è finito, ormai
Ma qualcosa ancora qui non va
. Si esce poco la sera, compreso quando è festa
E c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra
E si sta senza parlare per intere settimane
E a quelli che hanno niente da dire
Del tempo ne rimane

Il tempo per la propria salute, ancora di più dopo questo biennio vissuto tra le montagne russe, deve essere un’azione da ricavarti sempre. I benefici dell’attività fisica sono certificati e noti: maggiore protezione per il tuo sistema immunitario, metabolismo più stimolato e di conseguenza un fisico più tonico, una migliore reattività nelle attività quotidiana, più energia per le tue passioni. Stimolare positivamente il tuo corpo ti porta maggiore benessere e di conseguenza una vita più attiva, più sana e felice.

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
Porterà una trasformazione
E tutti quanti stiamo già aspettando

Qui non è la televisione a dirtelo, bensì siamo noi. Dal 2022 all’interno di tutti i club Show sarà disponibile il nuovo merchandising firmato Show. Una trasformazione nel modo di vestire all’interno del tuo club grazie al supporto tecnico di Mizuno. T-Shirt in cotone e tecniche, pantaloncini da corsa e pinocchietti per allenarti sempre nel modo giusto e nel comfort più totale.

Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno
Ogni Show scenderá dalla croce
Anche gli uccelli faranno ritorno

Verranno rilanciati i workshop Show, soprattutto da primavera in poi, sempre nel rispetto delle situazioni contingenti in cui ci troviamo a vivere. A settembre poi, in arrivo una grande sorpresa dedicata a tutta la cittadinanza di Padova. Un momento di riflessione teorica e pratica sull’importanza dell’esercizio fisico. Un evento inclusivo, speciale nella sua singolarità e ricchezza di contenuti. Nelle prossime settimane ti forniremo maggior dettagli, ma a settembre intanto, dopo le vacanze, non prendere impegni!


Ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno
Anche i muti potranno parlare
Mentre i sordi già lo fanno
. E si farà l’amore, ognuno come gli va
Anche i preti potranno sposarsi
Ma soltanto a una certa età

Puntiamo ad un anno solare ricco di allenamenti da fare in tua compagnia. Per aiutarti a cambiare il modo di pensare e fare l’attività fisica, per farti percepire come il tuo corpo cambia, quando ti alleni, nella forma e nei colori. Quest’ultimi sono la cartina tornasole che ti certifica la bontà del movimento e se ti stai muovendo nella direzione giusta. Grazie a Rebeat dai ancora più tinte alle tue sessioni e ai numeri del tuo esercizio. Fai l’amore con l’attività fisica.

E senza grandi disturbi qualcuno sparirà
Saranno forse i troppo furbi
E i cretini di ogni età

Noi non siamo spariti in questi anni e siamo pronti a ributtarci nella mischia anche in questo 2022. A modo nostro, con la guida delle nostre squadre di personal trainer, con il Metodo delle 3F, il faro in grado di guidarti a raggiungere prima e meglio i risultati che sogni.

Vedi, caro amico, cosa ti scrivo e ti dico
E come sono contento
Di essere qui in questo momento
Vedi, vedi, vedi, vedi

Vedi caro amico cosa si deve inventare
Per poter riderci sopra
Per continuare a sperare

Noi continueremo a prenderci cura di te con il sorriso, contenti di farlo perché abbiamo a cuore il tuo benessere. Con la voglia e il piacere di aiutarti a stare bene con te stess* e di conseguenza farti stare ancora meglio con le persone che contano nella tua vita .

E se quest’anno poi passasse in un istante
Vedi amico mio
Come diventa importante
Che in questo istante ci sia anche TU!

L’anno che sta arrivando tra un anno passerà
Show si sta preparando, è questa la novità

Per iniziare il 2022 al top scopri come l’esercizio fisico è solo una delle sei componenti fondamentali quando vuoi iniziare un percorso legato al cambiamento.

Idratazione, sonno, alimentazione, motivazione e stile di vita: sono gli ingredienti che ti possono aiutare a diventare Come Tu Ti Vuoi. 

Ti piacerebbe valutare il tuo livello di attenzione in queste 6 categorie? 

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Sonnolenza, i rimedi per stare sempre svegli!

Di che cosa parliamo quando ci riferiamo al termine sonnolenza? Semplice: la difficoltà di restare svegli e vigili. Questa situazione di stato fisico si caratterizza da una riduzione del livello di coscienza. La sonnolenza rappresenta una fase di transizione ciclo sonno-veglia, ma se percepita eccessiva, diurna e persistente, è il caso di correre ai ripari.

Le cause principali della sonnolenza

  1. Le cattive abitudini, come una ridotta possibilità di dormire o un programma di sonno irregolare;
  2. Un disturbo del sonno come l’apnea ostruttiva del sonno;
  3. Gli effetti collaterali di alcuni farmaci;
  4. Altre condizioni mediche sottostanti.

Irritabilità, deficit di attenzione, pesantezza delle palpebre, sbadigli frequenti e impulso a sfregarsi gli occhi. Sono questi alcuni dei sintomi derivanti dalla sonnolenza eccessiva.

I piani di trattamento per combatterla sono stabiliti dal medico. In linea di massima, le azioni da compiere riguardano la modifica delle proprie abitudini. Comportamentali, ma anche ambientali, utili a favorire il sonno. L’eccessiva sonnolenza, in sé, non è un disturbo, bensì un sintomo con cause molto diverse.

Dormire male, dormire bene

Quante volte, ascoltando amici o conoscenti, ti è capitato di imbatterti nell’esclamazione “oggi ho dormito male, ho un sonno…” e induttivamente trovare corretta la connessione. Eppure, non sempre dormire male o poco si associa a sintomi legati alla sonnolenza. In alcune occasioni è indubbiamente così, ma in altrettante sono anche le interruzioni incoscienti ad interferire nella durata e qualità del sonno, determinando poi sonnolenza durante la giornata.

La privazione del sonno può essere di breve durata o cronica e può essere causata da molti motivi. Uno di questi, tra i più comuni, è l’apnea ostruttiva del sonno. Le persone affette da questo disturbo sperimentano brevi sospensioni respiratorie durante la notte e, di conseguenza, si svegliano molte volte. Questi risvegli interrompono continuamente la naturale alternanza delle fasi del sonno. Sia quelle profonde (NREM), sia quelle leggere (REM). In poche parole, il riposo è frammentato.

Insonnia, narcolessia, sonnolenza vattene via!

Anche l’insonnia è un’altra causa comune di sonnolenza eccessiva. La carenza di sonno e la difficoltà a rimanere addormentati per le 7-9 ore ottimali e consigliate, non consentono un adeguato recupero fisico e mentale per lo svolgimento efficiente delle attività quotidiane.

E poi c’è un altro disturbo del sonno tra i meno comuni, che causa eccessiva sonnolenza: la narcolessia. Chi soffre di questo problema si addormenta involontariamente e brevemente durante il giorno. Lo fa nelle azioni quotidiane, comportando seri pericoli per sé e per chi lo circonda. Le persone narcolettiche manifestano – spesso – disturbi notturni del sonno, che non fanno altro che aggravare il problema del letargo diurno.    

Ci sono poi altri disturbi del sonno che contribuiscono alla sonnolenza diurna. Scopriamo quali:

  • Sindrome delle “Gambe senza Riposo”
  • Jet Lag e Sindrome del Turnista
  • Privazione del sonno per:
    • Non dare priorità al dormire
    • Scarsa qualità del sonno

La spiegazione

Nel primo caso la carenza di sonno è spesso voluta da scelte volontarie che danno priorità ad altre iniziative che riducono il tempo di riposo e poi causano sonnolenza il giorno dopo. Esempio: l’utilizzo del cellulare fino a tarda ora. quando queste scelte causano una carenza di riposo per un lungo periodo di tempo può svilupparsi la sindrome da sonno insufficiente.

Nel secondo caso la carenza di sonno riguarda non solo dormire meno del necessario, ma anche la particolarità del sonno. Le fasi del sonno non si verificano una sola volta a notte, ma si alternano più volte. Solitamente un totale di 5-6 cicli completi della durata di 90-100 minuti. Quando si dorme, la prima parte del sonno è profonda e improbabilmente in questa fase del riposo ci si risveglia. All’incirca dopo le prime tre ore dall’addormentamento, il sonno diventa più lieve ed è questo il momento in cui, cause interne od esterne, possono portare i risvegli notturni. Se queste interruzioni sono frequenti e, nel corso della notte, non si susseguono tutte le fasi del sonno da profondo (NREM) a leggero (REM), il giorno dopo ci si sentirà inevitabilmente stanchi, anche se si dorme per il numero di ore consigliato.

  • Minzione notturna frequente: questa condizione comporta la necessità di alzarsi più volte dal letto durante la notte per fare pipì.

Sonnolenza: Quali Sintomi comporta?

Pigri e intontititi. Così si presentano le persone che soffrono di sonnolenza eccessiva. Quest’ultima è un concetto differente dalla stanchezza, caratterizzata da batterie scariche e necessità di riposare. I sintomi della sonnolenza eccessiva influenzano il lavoro, la scuola, le attività e le relazioni interpersonali.

Il modo migliore per curare la sonnolenza eccessiva? L’igiene del sonno – cioè la cura dell’ambiente affinché sia ideale per il relax e la correzione delle abitudini quotidiane inadeguate – è un costrutto fondamentale per prevenire e contrastare la sonnolenza diurna.

Una buona igiene del sonno consente di limitare i fattori che influenzano sia l’addormentarsi, sia il rimanere addormentati, per dare al riposo notturno stabilità e continuità, senza interferenze e interruzioni.

I comportamenti utili per dormire al meglio

  • Vai a letto e svegliati alla stessa ora tutti i giorni, anche nei fine settimana. La stabilità nella routine del sonno aiuta ad evitare le fluttuazioni nel sonno notturno.
  • Pianifica al meglio questi tempi, assicurandoti di dormire per un periodo sufficiente per recuperare le ore in cui resti svegli*.
  • Segui dei rituali ben precisi prima di andare a letto: coricati dopo avere svolto un “programma” che ti può predisporre alla giusta condizione mentale per dormire bene. In questo senso, metti in atto delle strategie per trattare e ridurre lo stress: trova modi per rilassarti, come un bagno caldo, una lettura o dello stretching in silenzio, respirando profondamente.
  • Evita alcol, sigarette, caffeina e pasti abbondanti la sera, soprattutto nelle ore prima di dormire.
  • Riduci o elimina l’uso di dispositivi elettronici prima di andare a letto e cerca di non usarli mai quando sei a letto.
  • Togli quante più possibili fonti di disturbi del sonno dalla camera da letto. Ad esempio, usa tende oscuranti, indossa tappi per le orecchie e assicurati che il materasso, i cuscini, le coperte e le lenzuola siano comodi e confortevoli.

Il sonno è solo una delle sei componenti fondamentali da tenere sempre a mente quando si vuole migliorare la propria Forma Fisica. 

Assieme ad essa, infatti, ci sono: alimentazione, idratazione, esercizio fisico, motivazione e stile di vita.

Ti piacerebbe valutare il tuo livello di attenzione in queste 6 categorie? 

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Esercizi di presciistica: 3 focus (+1) per sciare al meglio

Esercizi di presciistica per sciare (in sicurezza) in vista delle montagne innevate o la stagione invernale. Proprio per chi è fan come te di pendenze, neve, evoluzioni su snowboard e sci, ecco qualche consiglio utile per arrivare in forma sulla neve.

Innanzitutto, per prepararsi al meglio per sciare può essere molto utile avere una guida che sappia accompagnarti nel tuo percorso di allenamento.

Inutile dirti che una squadra di personal trainer farebbe proprio al caso tuo…ma hai mai pensato a cosa significherebbe realmente allenarti con professionisti pronti a seguirti in ogni passo della tua preparazione?

Forza massima, forza esplosiva, forza resistente ed isometria-propriocezione, tutto viene analizzato e stimolato al meglio nei tuoi allenamenti di presciistica. Per farti sciare in pieno comfort, per farti stare bene soprattutto il giorno dopo tante ore sugli sci.

Ecco perché lavorare su 4 focus evidenziati qualche riga sopra aiuta ad essere più reattivo e potente quando indossi i tuoi sci.

Introduzione

Allenarsi prima della stagione della neve non è un vezzo estetico: è strategia di performance e prevenzione. La presciistica trasforma il corpo dallo stato “normale” allo stato “neve”: sviluppa la capacità di assorbire impatti, mantenere posture dinamiche e ripetere movimenti ad alta intensità senza cedimenti. Un programma mirato lavora su tre pilastri — forza massima, esplosività e resistenza — integrandoli con mobilità e controllo neuromotorio; questa combinazione permette di trasformare l’energia muscolare in controllo tecnico sulle lamine, riducendo la fatica e aumentando la precisione nelle curve. 

Perché gli esercizi di presciistica sono fondamentali per ogni sciatore

Per ogni sciatore, dal principiante che cerca sicurezza a quello avanzato che vuole spingere i limiti, la presciistica offre progressioni adattabili: carichi e intensità variano, ma la logica rimane la stessa. Lavorare in palestra con esercizi specifici (squat, affondi, pliometria) o versioni a casa è efficace, purché programmato e progressivo. In più, il giusto allenamento migliora la fiducia: corpo preparato = mente lucida = sciate più fluide e meno stress. 

Benefici fisici generali

La preparazione presciistica è un “moltiplicatore”; di qualità della performance e della capacità di potenziare forza, resistenza e mobilità, ma soprattutto migliora la capacità di trasferire questa potenza in movimento specifico.

Rafforzare quadricipiti, glutei e catena posteriore significa avere più controllo nella gestione di ginocchio e caviglia durante le traiettorie delle curve; allenare il core rende stabile il baricentro e limita le oscillazioni che bruciano energie.

Lavori mirati sulla flessibilità e sulla mobilità articolare aumentano la libertà di movimento—fondamentale per assumere assetti di carving profondi senza compensi dannosi. Dal punto di vista mentale, arrivare in pista con le sensazioni di corpo allenato riduce l’ansia da prestazione e migliora la concentrazione: meno pensi alla fatica, più pensi alla linea.

Un programma bilanciato alterna giorni di forza, sedute pliometriche e cardio funzionale per costruire un atleta efficiente e resistente alle variazioni di terreno e condizione. Risultato pratico: discese più lunghe, curve più pulite e recuperi più rapidi tra una run e l’altra. 

uomo che va a sciare in montagna con gli amici

Prevenzione degli infortuni: il vantaggio della preparazione fisica

La prevenzione è la prima pista su cui conviene investire: ginocchia, caviglie e lombari sono le aree più esposte in inverno, spesso per mancanza di forza o controllo neuromotorio. Un programma di presciistica ben strutturato rinforza le strutture muscolari che stabilizzano le articolazioni — quadricipiti per il controllo del ginocchio, glutei per la stabilità del bacino, polpacci per la gestione degli appoggi — riducendo il rischio di torsioni e distorsioni.

Lavorare su equilibrio e propriocezione riduce cadute e movimenti incontrollati sulle superfici scivolose, mentre la progressione dei carichi evita sovraccarichi improvvisi. Allenamenti mirati migliorano anche la resistenza al freddo: muscoli più tonici mantengono la temperatura e rispondono meglio alle sollecitazioni ripetute. Infine, la presenza di un trainer o di un piano personalizzato aiuta a correggere difetti posturali e sbilanciamenti, vera causa di molti infortuni evitabili. Investire tempo prima della stagione paga in sicurezza e durata della pratica.


1. Esercizi di presciistica: come potenziare la FORZA MASSIMA

Prima cosa: potenziare la muscolatura di tutto il corpo. Gli arti inferiori sicuramente sono importanti, ma serve un lavoro a 360 gradi sul proprio corpo per sciare al massimo della forma. Non solo tecnica quindi, ma anche tanta forza. Per potenziare la muscolatura dei quadricipiti delle gambe, flessori e glutei, sono perfetti esercizi di squat, stacchi, affondi e retro affondi.

Una volta concluso un circuito simile si deve trasformare la forza da Massima ad Esplosiva.

uomo fa esercizi di presciistica a casa

Esercizi mirati per rafforzare i muscoli principali per lo sci

La forza massima è la base su cui costruire esplosività e resistenza: senza un livello di forza sufficiente, ogni tecnica sugli sci diventa più vulnerabile alla fatica e al cedimento. Per lo sciatore la programmazione deve concentrarsi su esercizi multiarticolari che stimolano grandi gruppi muscolari: squat profondi, stacchi, affondi con passo controllato e hip thrust per i glutei. L’uso di bilancieri, kettlebell e macchine è funzionale per aumentare progressivamente il carico.

Se si lavora a casa, versioni con sovraccarico corporale, giri di tempo sotto tensione e varianti bulgare degli affondi mantengono l’efficacia. Importante è dosare volume e intensità: set brevi e pesanti (4–6 ripetizioni) sviluppano la forza massima, ma vanno integrati con giorni di recupero e sessioni per la mobilità delle anche e delle caviglie. 

La logica è semplice: più forza hai, più puoi gestire grandi forze durante le curve, mantenere assetti profondi e resistere alle sollecitazioni di piste tecniche e lunghe. 

L’importanza della forza per il controllo e la stabilità

La forza non è solo “peso sollevato”: è capacità di controllare movimento e postura sotto carico dinamico. 

Nel gesto sciistico la stabilità del busto e la gestione del centro di massa sono decisive per mantenere la linea e assorbire le vibrazioni del terreno. 

Una muscolatura degli arti inferiori potente e bilanciata permette transizioni rapide tra lati, cambi di direzione efficaci e minore affaticamento durante discese prolungate. 

L’allenamento specifico prevede integrazione tra forza concentrica ed eccentrica — quest’ultima fondamentale per controllare le frenate e le variazioni improvvise — e lavoro di stabilità per il core che mantiene il bacino e la colonna in posizione ottimale. Inoltre, una forza ben costruita rallenta il deterioramento tecnico quando la stanchezza sale: in pratica, le tue curve restano pulite anche nell’ultima run della giornata. Questo si traduce in performance più sicure e ripetibili.


2. Esercizi per sciare: come curare la FORZA ESPLOSIVA

La reattività nei muscoli delle gambe è di importanza cruciale quando stai sciando. Ecco perché con la giusta esplosività di gamba sei in grado di garantirti discese e lavoro sul fondo di livello altissimo.

esercizio presciistica jump box

Salti e box jump per migliorare la potenza sugli sci

La forza esplosiva è il motore delle reazioni rapide: ti serve per uscire da un dosso, recuperare equilibrio o accelerare dopo un cambio di ritmo

I salti e i box jump sono esercizi pliometrici estremamente efficaci perché allenano la capacità del muscolo di immagazzinare e rilasciare energia elastica in brevissimo tempo. Si parte da versioni basse e controllate, con attenzione al gesto tecnico — atterraggio morbido, ginocchia allineate, core attivo — e si progredisce verso plinti più alti e salti multidirezionali (balzi laterali, salti in profondità). 

Per principianti vanno preferite varianti con basso impatto e progressione graduale; per atleti avanzati si aggiungono carichi leggeri o salti con cambio di direzione per simulare situazioni reali di pista. In combinazione con esercizi di forza massima, la pliometria trasforma potenza pura in capacità di reazione prontamente trasferibile agli sci. 

Come la forza esplosiva influisce sulla velocità e sull’agilità

Sulle piste, potenza ed agilità sono due facce della stessa medaglia: la forza esplosiva accelera le uscite dalle curve e migliora la capacità di cambiare assetto e direzione in frazioni di secondo. Una gamba capace di sprigionare potenza velocemente ti permette di impostare una curva più aggressiva o di correggere traiettoria quando il terreno tradisce.

Allenamenti target per questa qualità prevedono sprint brevi, cambi di ritmo e esercizi pliometrici ad alta velocità integrati con esercizi specifici per l’equilibrio. Cruciale è non sacrificare la tecnica in favore della potenza: l’obiettivo è potenziare lo scatto funzionale al gesto sciistico, non solo i numeri in palestra.

Programmi periodizzati — alternanza di settimane ad alta velocità e settimane di recupero attivo — mantengono il sistema nervoso reattivo e permettono aumenti di potenza che si traducono in maggiore controllo e velocità sulla neve.


3. Presciistica: come potenziare la FORZA RESISTENTE

La forza resistente è ciò che ti consente di mantenere performance elevate per tutta la giornata sulla neve: non basta essere esplosivi all’inizio, bisogna ripetere il gesto senza perdere controllo. 

Per costruire questa qualità si lavora con circuiti funzionali a medio-bassa intensità, ripetizioni elevate e tempi sotto tensione prolungati; esercizi come step-up continui, circuiti con affondi, leg press a carico moderato e sessioni di cardio funzionale (salite, ski-erg, cyclette a intervalli lunghi) sono efficaci. 

La chiave è costruire capacità di ripetizione sotto fatica e migliorare la tolleranza metabolica dei muscoli degli arti inferiori e del core. Allenamenti settimanali ben dosati, con progressione di volume e attenzione al recupero (sonno, nutrizione), permettono di arrivare all’ultima discesa con tecnica e sicurezza. 

Lo scopo è semplice: meno cedimenti tecnici uguale meno errori e meno rischio di infortuni nelle fasi finali della giornata. 

corsa su tapisrolant

Come migliorare l’energia e la resistenza per lunghe discese

Lavorare su capacità aerobica e anaerobica è fondamentale per le uscite prolungate: aerobico per recuperare tra le discese, anaerobico per gli sforzi intensi e ripetuti. 

Le strategie includono sessioni di resistenza continua a intensità moderata, intervalli lunghi (4–8 minuti) per spostare la soglia e circuiti combinati che uniscono forza e cardio per simulare lo stress della pista. 

Anche l’allenamento in quota — o almeno una graduale esposizione all’ipossia simulata — può aiutare a migliorare l’efficienza del sistema cardiorespiratorio; tuttavia la pratica quotidiana e una progressione logica restano cruciali. Non meno importante è la gestione dell’energia tramite nutrizione pre/post: carboidrati a rilascio controllato e idratazione adeguata sostengono le lunghe giornate di sci. Un piano ben calibrato ti permette di sciare più a lungo, con meno decadimento della tecnica e più godimento.


4. Isometria e Propriocezione negli esercizi di presciistica

Esercizi per migliorare l’equilibrio e la coordinazione

L’isometria e l’allenamento propriocettivo sono spesso sottovalutati, ma rappresentano il ponte tra forza e controllo fine: plank, squat isometrico e affondi statici allenano la capacità di mantenere posizioni sotto tensione, mentre esercizi su superfici instabili (tavole propriocettive, bosu) potenziano l’adattamento neuromuscolare. 

Questi lavori migliorano equilibrio statico e dinamico, essenziali per gestire angoli estremi e suoli variabili. La progressione è semplice: partendo da esercizi base in appoggio stabile si passa a varianti con instabilità, occhi chiusi o combinazioni con movimenti degli arti superiori per sfidare il sistema di controllo posturale. 

Per lo sciatore questo si traduce in una maggiore capacità di “sentire” la pista e correggere micro-sbavature senza perdere assetto. Inoltre, la propriocezione aiuta a rallentare reazioni di raffreddamento o irrigidimento dovute a imprevisti, diminuendo il rischio di caduta. 

uomo che fa esercizi di Isometria e Propriocezione per presciistica con  bosu ball

Riduzione del rischio di infortuni con esercizi di propriocezione

Allenare la propriocezione è un investimento diretto in sicurezza: aumenta la consapevolezza del corpo nello spazio e la capacità di reagire a perturbazioni improvvise, come un punto ghiacciato o uno stacco irregolare. 

Strumenti come tavole propriocettive, bosu ball e cuscini instabili stimolano i recettori articolari e migliorano la comunicazione tra muscoli e sistema nervoso. Programmi efficaci integrano sessioni specifiche almeno due volte a settimana, con esercizi progressivi che vanno dal semplice mantenimento dell’equilibrio fino a movimenti complessi a occhi chiusi o con perturbazioni imposte. 

Questo tipo di lavoro riduce le torsioni inaspettate e aiuta a mantenere l’integrità di ginocchia e caviglie: in pratica, ti mantiene in piedi e in controllo quando le condizioni non sono perfette. Inclusione regolare della propriocezione nel piano d’allenamento è una piccola fatica che porta grandi benefici in pista. 

Esercizi presciistica a casa

La ginnastica presciistica è adatta ad essere praticata anche da casa? Come abbiamo visto, tutti i precedenti esercizi possono essere svolti al chiuso ma alcuni di essi necessitano di particolari macchine o attrezzature.

Con pochi attrezzi — kettlebell, elastici, una panca stabile e una tavoletta propriocettiva o un cuscino — si possono replicare molte stimolazioni tipiche della palestra. 

Se non le possiedi, puoi comunque svolgere da casa quelli più semplici.

Ecco alcuni esercizi facili che puoi provare da subito: abbiamo realizzato un video tutorial per te, per affrontare al meglio la stagione sciistica!

La cosa migliore per la tua sicurezza e perché ti sia garantita l’efficacia degli allenamenti resta comunque quella di svolgerli in palestra, soprattutto se sotto la guida di un personal trainer esperto, come quelli che trovi a Show Club.

Esercizi per lo sci: non è solo attività fisica

L’esercizio fisico è solo una delle sei componenti fondamentali quando vuoi sciare al top delle tue possibilità. 

Assieme ad esso, infatti, ci sono: idratazione, sonno, alimentazione, motivazione e stile di vita.
Ti piacerebbe valutare il tuo livello di attenzione in queste 6 categorie? 

Vorresti ricevere consigli personalizzati dai nostri esperti, per migliorarle?

Compila il Test della Forma Fisicache abbiamo messo a punto per aiutarti ad essere una persona più attiva, sana e felice!

E dopo il test, scopri come una consulenza può cambiare le tue prospettive quando indossi scarponi e sci. Vieni a farla senza impegno nel club Show più vicino a casa tua!

di Vito Stolfi
Co-Founder Show Club e ideatore Metodo 3F

Come bere di più: i 4 trucchi per farlo anche in inverno

Come bere di più sta iniziando a diventare un tema molto discusso a livello sociale. Bere è essenziale per mantenere uno stato di salute ottimale per il tuo corpo umano. D’altronde siamo composti per il 70% da acqua e berne a sufficienza è fondamentale per stare realmente bene.

Come bere di più: quanti litri di acqua al giorno?

Le funzioni dell’acqua nel nostro organismo sono svariate e molto importanti come:

  • il mantenimento della pressione sanguigna e dell’equilibrio elettrolitico
  • lubrificazione articolazioni
  • regolazione della temperatura corporea
  • promozione della salute delle cellule

Inoltre sappiamo che bisognerebbe assumere giornalmente le seguenti quantità di acqua:

  • neonati sino a sei mesi di vita 100 ml/kg,
  • tra 6 mesi e un anno di età 800-1000 ml,
  • tra 1 e 3 anni di vita: 1100-1300 ml,
  • tra i 4 e gli 8 anni di età: 1600 ml,
  • tra 9-13 anni 2100 ml per i bambini e 1900 ml per le bambine,
  • donne 2 l,
  • uomini 2,5 l.

Come Bere di Più?

bicchiere di acqua in mano

Una corretta idratazione, è risaputo, è molto importante per il tuo benessere, soprattutto nella stagione fredda, quando gli stimoli della sete sono meno intensi. L’idratazione è una delle sei componenti fondamentali da tenere sempre a mente quando si vuole migliorare la propria Forma Fisica. 

Assieme ad essa, infatti, ci sono: alimentazione, sonno, esercizio fisico, motivazione e stile di vita.

Ti piacerebbe valutare il tuo livello di attenzione in queste 6 categorie? 

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E adesso alcuni semplici modi per ricordarsi di bere durante la giornata:

Una borraccia è per sempre

Questione di vicinanza, questione di praticità. Con una una borraccia o bottiglietta d’acqua sempre a portata di mano puoi dare al tuo senso di sete quell’aiuto indispensabile per bere con maggiore regolarità. Vicinanza, praticità e visual. Se tieni la borraccia sulla scrivania o sul tuo piano di lavoro, ti metti un promemoria visivo costante per bere. Se vuoi bere con stile, sul tema borracce abbiamo qualche idea che ti può tornare utile.

Il promemoria salvasete

Se dare visibilità alla tua bevanda non basta, ricorri alla tecnologia. Imposta lo smartphone con delle sveglie che ti ricordino di bere. Stabilisci un intervallo orario adeguato alle tue esigenze e parti alla grande. PS: se con le sveglie ti trovi così così, esistono anche applicazioni perfette per assolvere questo compito.

L’insostituibile leggerezza dell’acqua

donna beve acqua da una bottiglia

Un modo per bere più acqua e migliorare la salute è eliminare bevande zuccherate dalla tua dieta. Ovviamente se le sostituisci con l’acqua compi una scelta intelligente perché ti permette di abbattere le calorie che assumi quotidianamente, perdi pesi e quindi eviti lo sviluppo di alcune malattie collegate ad un’alimentazione ricca di zuccheri aggiunti come diabete di tipo 2, obesità e malattie cardiache.

Bere un bicchiere d’acqua prima di ogni pasto

donna si versa un bicchiere di acqua

Un modo facile per aumentare l’assunzione di acqua è di far entrare nella propria routine giornaliera l’abitudine di bere un bicchiere d’acqua prima di ogni pasto. Semplicemente seguendo i 5 pasti al giorno (colazione, pranzo e cena più i due spuntini di metà mattino e metà pomeriggio) si può arrivare ad assumere già 1,2 l di acqua. Altro dettaglio tutt’altro che banale: quante volte ti è capitato di scambiare sete per fame? Perfetto, bere un bicchiere d’acqua prima di mangiare ti aiuta a percepire al meglio il grado di vuoto del tuo stomaco, aiutandoti anche ad ingerire meno calorie durante il tuo pasto.

Acqua finché sei al lavoro, si può fare!

Questo punto si ricollega ai primi due citati Se svolgi lavori con giornate lavorative standard di 8 ore o in cui stai molto seduto, dissetarti regolarmente con un bicchiere d’acqua all’ora, ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi giornalieri di assunzione di liquidi. Borraccia o bicchiere riempito, poco cambia. L’importante è che ogni ora bevi per mantenere l’idratazione costante durante i tuoi impegni lavorativi.

Sorseggia e furoreggia

Sorseggiare acqua nell’arco della tua giornata, in modo costante, è un’altra strategia per raggiungere il tuo fabbisogno liquido con poco stress. In questo modo bocca e labbra non si seccano e non ti ritrovi a bere bicchieroni di acqua ogni 3 o 4 ore per mantenerti idratato come vorresti e dovresti.

Mangiare più cibi ricchi di acqua

mangiare frutta e verdura ricchi di acqua

Per apportare più acqua nel tuo fisico è importante bere, ma anche nutrirti con cibi che contengono un’alta percentuale d’acqua.

La frutta e la verdura sono quelli più indicati, e in particolar modo:

  • lattuga 96%,
  • sedano 95%,
  • zucchine 95%,
  • cavolo cappuccio 92%,
  • anguria 91%,
  • melone 90%.

Bere appena svegli e prima di andare a letto

bere un bicchiere di acqua a letto

Altra abitudini salutare e strategicamente ideale per bere abbastanza acqua durante la giornata è berne un bicchiere prima di andare a letto o appena svegli. Questa pratica ti permette alla sera di non sentirti disidratato o con la bocca secca, mentre al mattino può darti maggiore reattività.

Poi per la parte fisica, ti aspettiamo all’interno di uno dei nostri club per farti assaggiare, senza impegno, cosa vuol dire allenarsi in modo personalizzato, sartoriale, cucito su misura per le tue esigenze.

Alimentazione, cosa mangiare prima dell’allenamento

Cosa mangiare prima dell’allenamento è uno degli obiettivi più richiesti quando si inizia un percorso legato al benessere. Attività fisica ed alimentazione sono due elementi strettamente connessi quando ti poni degli obiettivi da raggiungere. Prima, durante e dopo un allenamento hai bisogno che il tuo organismo possa:

  1. Reggere lo stimolo allenante più intenso al meglio possibile
  2. Riprendere in fretta tra una serie e l’altra
  3. Prolungare la performance per il tempo necessario
  4. Conservare la glicemia costante per il corretto funzionamento cerebrale
  5. Non toccare mai livelli di depauperamento energetico e tali da richiedere un recupero muscolare eccessivamente lungo tra una sessione e l’altra.

Cosa mangiare prima dell’allenamento – Introduzione

Per capire al meglio “cosa e quanto” mangiare prima di scendere in campo, ecco alcuni appunti sparsi:

  1. nutrienti da garantire con quello che mangi quotidianamente
  2. nutrienti da garantire con quello che ti nutri prima dell’allenamento

Prima di concludere questo paragrafo ti introduciamo questo aspetto: variare gli alimenti, introducendoli in altri pasti della giornata distanti dall’allenamento, non vuol dire che questi alimenti sono di poco valore per il soggetto allenato. Al contrario significa avere bene in testa una scaletta, un piano, utile per il tuo nutrimento. D’altronde, l’alimentazione della gente che si allena deve tenere conto di tanti dettagli come la digestione, la metabolizzazione, l’orario in cui ti alleni, quanti minuti prima di iniziarti ad allenare, etc. Avere un piano, è quello che fa la differenza nella qualità del tuo movimento. Sia pre, sia post sessione.

Piatto unico, un aiuto vero per la tua salute

Il piatto unico è uno strumento efficace che facilita la tua vita quotidiana dato che ti guida nella composizione dei tuoi pranzi e delle tue cene in modo che siano complete di quei nutrienti di cui il tuo corpo ha bisogno nelle giuste cotture, modalità e porzioni. Insieme al piatto unico ecco il piano settimanale.

cucinare pollo una proteina da mangiare pre allenamento

Piano settimanale, una bella idea per Te

Di che cosa si tratta? È una semplice tabella divisa per momenti e giorni della settimana. Colazione, merenda di metà mattina, pranzo, spuntino di metà pomeriggio, cena, nulla è lasciato al caso. Con il piano puoi organizzare i pasti settimanali, in modo tale da fornire i nutrienti di cui il tuo corpo ha bisogno. Esempio: se nel piatto unico del pranzo dell’inizio della settimana decidi che vuoi le proteine della carna bianca, a cena potrai optare per le proteine dei legumi o di altro tipo di carne. La medesima modalità di attuazione si può adoperare per i carboidrati e il gli altri macro e micro nutrienti che servono al tuo corpo. Il piano settimanale è uno strumento fantastico che ti aiuta a non lasciare nulla di intentato, rendendo veramente la tua alimentazione varia.

Cosa mangiare prima dell’allenamento? – Nel dettaglio

L’alimentazione prima dell’allenamento in palestra deve essere energetica, per distribuire in maniera equa nell’arco della giornata le molecole utili per il recupero fisico post-esercizio e al mantenimento fisico strutturale delle temperature del corpo. La colazione prima ancora degli altri pasti è fondamentale.

Quindi, alla luce di questo, il pasto prima dell’allenamento in palestra quali caratteristiche deve possedere?

  • Grande digeribilità, per non dire elevata
  • Molta densità energetica (mai sotto le 250-300kcal)
  • Ingerire alimenti caratterizzati da medio-basso indice glicemico, senza ricorrere alle scorciatoie degli integratori

Come scrivevamo sopra, quando mangiare prima influisce sulla digestione e la metabolizzazione del pasto. Delle buone idee di spuntini pre workout sono alimenti con maggiore presenza glucidica sono miele, castagne, frutta secca (meno cocco ed avocado), qualche ortaggio e i cereali con i suoi derivati. Carboidrati, proteine e grassi, come vedi, non devono mai mancare! Durante l’allenamento è poi indispensabile una corretta idratazione. A questo punto un interrogativo sorge spontaneo: cosa mangiare dopo l’allenamento? Nei prossimi articoli ti sveleremo cosa è meglio e cosa è sconsigliabile.

barattolo di frutta secca come albicocche e noci da mangiare pre allenamento


Perché scegliere uno di questi cibi rispetto ad un altro?

Molto semplice si devono rispettare le porzioni, la quantità di fibre contenute e presenza di altri ingredienti come oli di condimento, salumi, formaggi, tonno, etc permettono di abbassare o alzare l’indice glicemico. La presenza di proteine e grassi contenuti in altri alimenti significa abbassare significativamente l’indice glicemico del pasto a causa del rallentamento digestivo. Comprenderai che un piatto unico non può essere consumato, ad esempio, meno di 2:30-3:00 ore prima della sessione. Grande attenzione come sempre, alle porzioni. Più mangiamo, più è lungo il tempo di digestione.

ragazza prima di andare in palestra ad allenarsi mangia una mela

Alimentazione ricca di fibre? Ok, ma senza esagerazione

Sulle fibre alimentari sono eccellenti per rallentare l’assorbimento degli zuccheri, ma è bene rammentare come esagerando con l’apporto di questa proprietà nutrizionale, si potrebbe dilatare eccessivamente il tempo prima di iniziare ad allenarsi.

Riepilogando in poche parole l’alimentazione pre workout deve garantire sostegno energetico per:

  • Accantonare glicogeno di riserva
  • Conservare buoni livelli glicemici fino all’inizio della seduta.

Quali sono le scelte alimentari da prediligere pre, durante e post allenamento? Scopriamolo nell’ultimo paragrafo, non prima di sapere che l’alimentazione è solo una delle sei componenti fondamentali da tenere sempre a mente quando si vuole migliorare la propria Forma Fisica. 

Assieme ad essa, infatti, ci sono: idratazione, sonno, esercizio fisico, motivazione e e stile di vita.

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riso bianco

I cibi perfetti per te per il tuo workout

Come hai capito mangiare prima di andare in palestra non è sbagliato, basta farlo nel modo giusto. Scegliere cibi con buona densità energetica, medio o basso indice glicemico, in modo da non andare incontro ad un picco insulinico eccessivo che diminuisca rapidamente la glicemia ed incida malamente sulla concentrazione mentale prima della tua sessione.

Alcuna frutta (pera, arancio, mela, ecc.), sono facilmente digeribili perché hanno un indice glicemico basso. Meglio associarli con una porzione di riso basmati o pasta integrale o ad un altro frutto ad alto indice di glicemia o qualche galletta di mais/frumento/riso accompagnata da marmellata non zuccherata o miel.

Frutto poco calorico (con fibra alimentare) + alimento X ad indice glicemico un po’ più elevato = bilanciamento assorbimento dei glucidi e mantenimento della glicemia costante nel tempo.

Per chi ha una digestione di ferro, si può arrivare a mangiare fino a 30′ prima dell’allenamento, sempre rispettando lo schema qui sopra.

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uomo si allena per avere una vita longeva insieme a una personal trainer

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