Come dimenticare l’effetto yo-yo: perdi peso in salute

Sai che cos’è l’effetto yo-yo? Te lo proviamo a spiegare così: fai una dieta, perdi chili, anche tanti e magari in poco tempo. Ti guardi davanti allo specchio e non credi ai tuoi occhi. Stai riuscendo in qualche cosa che ti sembra impossibile: rientrare nei tuoi vestiti preferiti. In preda a questa euforia decidi che puoi mollare qualcosa, soprattutto a tavola. Non lo sgarro, che ci può sempre stare, basta che non diventi abitudine. Dopo un paio di abbuffate ben “calibrate“, riprendi tutto come se la dieta precedente non fosse mai avvenuta e con gli interessi. Talvolta 2-3 volte tanto. Perché se è vero che dimagrire è relativamente facile, mantenere i risultati è moooooooolto più difficile. Un numero su tutti: solo il 20% di quanti seguono una dieta, sul breve-medio periodo non riprende peso.

Effetto yo-yo e chili di troppo, sei in buona compagnia!

I dati della Società Europea per lo studio dell’Obesità confermano che dimagrire è difficile. Su un campione di 1800 intervistati in cinque paesi tra cui l’Italia, il 79% degli intervistati – sofferenti di un’obesità medio-grave – ha cercato di perdere peso nel corso dell’ultimo anno, ma solo il 25% ha ottenuto un risultato clinicamente accettabile, perdendo almeno il 5% del proprio peso. Addirittura il 5% del campionato ha preso chili, con il 50% dei partecipanti allo studio che soffre di due o più disturbi legati all’obesità, come diabete di tipo 2, ipertensione ed ipercolesterolemia.

E se l’Europa piange, gli Stati Uniti non ridono. Quattro persone su cinque, secondo alcuni studi dei ricercatori della California Polytechinc State University e apparsi sull’autorevole rivista Obesity, terminata la dieta recuperano i chili buttati giù in tempi mediamente rapidi.

donna in forma si specchia felice di non soffrire dell'effetto yo-yo

Perché si re-ingrassa?

Spesso il dimagrimento è prettamente una questione mentale, legata ad una questione di tempi e modi. In questo senso la testa, quando intraprendi una dieta, è bianco o nero, tutto o nulla, come viene definito dagli psicologi della Drexer University.

I primi tempi sono spesso una luna di miele in cui tutto è bellissimo. Si perdono chili, si vedono cambiamenti, si inizia a fantasticare su un nuovo guardaroba. Tutto repentino, rapido, senza freni. Una slavina di chili salutati in fretta e tanti saluti a chi ti dice “attenzione, più in fretta si cala, maggiori sono la probabilità che il sacrificio si rivelerà inutile“. Parole profetiche. Tutto diventa come uno yo-yo.

Si scende e si sale, tutto nel segno dell’istantaneità. Vuoi dimagrire subito, dimenticando che per anni la tua alimentazione e il tuo stile di vita sono stati tutto, tranne che i tuoi più preziosi alleati. Ecco perché, oltre a mangiare sano, sono necessari altri due elementi per rimetterti in forma: esercizio fisico e riposo

Effetto yo-yo, a spasso nel tempo

In ogni cambiamento che intraprendi, le aspettative che riponiamo sono l’ago della bilancia tra la riuscita o meno di quest’ultimo. Non è questione di alte o basse, ma di quello che ti attendi. La mente funziona, in questi casi, come una perfetta macchina del tempo: eccellente nel fare congetture sull’avvenire o rimuginare sul passato, perdendo il contatto con il presente.

La focalizzazione troppo approfondita sul futuro, in un percorso volto al dimagrimento ma non solo, può essere deleteria e disfunzionale. Il conseguente recupero del peso perso è spesso solo una conseguenza del mancato seguito del mantenimento delle aspettative. Al tempo stesso, rivolgere la mente ad uno storico di diete non riuscite, interrotte sul più bello o ancora prive dei risultati auspicati, innescherà un effetto yo-yo che ti porterà a dire “ok, tanto vale mollare!”, lasciando spazio ad ansia a frustrazione.

Postilla da tenere a mente: lo sgarro alimentare, anche quando stai seguendo una dieta, uno sgarro si può prendere senza dramma alcuno. L’importante, come sottolineato anche sopra, è non farlo diventare una “sana” abitudine.

dietista o nutrizionista scrive una dieta per evitare effetto yo-yo

Effetto yo-yo: tra passato e futuro, presente

Tolstoj affermava:

“C’è un solo tempo importante, ADESSO! È il tempo più importante perché è l’unico tempo su cui abbiamo potere”

Come si fa a restare ancorati al presente quando si cerca di dimagrire? Le soluzioni a portata di mano sono almeno 3:

  • Politica dei piccoli passi
  • Perseveranza
  • Affidarti ad un supporto adeguato.

Mollare, quando si intraprende un percorso volto al dimagrimento, significa consegnarsi all’effetto yo-yo. Ecco perché spesso, le strategie migliori per non cadere in questo gioco, restano quelle di sempre:

  • Rivolgersi ad un nutrizionista per un regime alimentare consono ai propri obiettivi
  • Intraprendere un percorso di esercizio fisico personalizzato
  • Mantenere la lucidità e la calma nei momenti più complessi con l’aiuto di una persona preposta a questo, come uno psicologo o psicoterapeuta

In questa maniera si può pianificare la fuga dall’effetto yo-yo e di conseguenza dalla dittatura della bilancia: cambiare il proprio stile di vita.

Fame nervosa come combatterla con dieta ed esercizio fisico

Come combattere la fame nervosa quando ti metti a dieta, è lo strumento più potente a tua disposizione quando vuoi raggiungere il dimagrimento desiderato. Conoscere le strategie giuste per affrontarla, ti permette di perdere i chili di troppo che desideri senza stress.

Fame nervosa vs Fame Fisiologica

Partiamo da un assunto chiaro: è la fame nervosa quella che ci porta a divorare appena torniamo a casa mezza cambusa o quella deliziosa parmigiana avanzata il giorno prima ancora vagante in frigo. Non di certo la fame fisiologica. Come dice bene Emanuel Mian “è una fame che arriva dalla mente, non dallo stomaco”. L’autore di Mindfoodness e di Fuga dalla bilancia – 10 minuti al giorno per vincere la fame nervosa aggiunge “Se anziché partire dal cosa e quanto dobbiamo mangiare, partissimo dal perché e dal come mangiamo molto probabilmente finiremmo per evitare di abbuffarci, o quanto meno ridurremmo drasticamente gli episodi di fame nervosa”. 

Fuga dalla bilancia: come vincere la fame nervosa

Non solo un titolo del libro, ma anche un concetto da codificare al meglio: la bilancia non va evitata, bensì utilizzata come un semplice strumento quale è. Perché scappare dalla bilancia, quando è sufficiente attribuirle il valore corretto? Ogni numero, quando si intraprende una dieta, va contestualizzato. Secondo Mian non si vale tanto quanto il peso che si perde.

I numeri vanno contestualizzati. Perché la perdita della massa grassa è quella più lampante da vedere, ma spesso la trasformazione della massa grassa in quella muscolare porta maggiori benefici sulla lunga durata. C’è da venire a patti con un concetto-trappola molto diffuso: qualora la dieta non porti i risultati sperati, tanto vale rituffarsi sul cibo. Ecco perché l’utilizzo della bilancia deve essere fatto in un determinato modo, rispettando giorni, frequenze ed orari, perché una dieta per funzionare deve partire dalla testa.

Mindfoodness, coerenza per i tuoi obiettivi

Potrà sembrare ai limiti del banale, ma per fermare la fame nervosa è fondamentale domandarsi sul motivo che ti spinge a mangiare. Niente di fisiologico, solo questioni nervose. Proprio la fame nervosa lascia scorie in termini emotivi come senso di colpa e insoddisfazione. Altro aspetto fondamentale da tenere in considerazione quando si parla di fame nervosa: la velocità. Fagocitare anziché mangiare, pena anziché godimento. Approcciarsi con lentezza al cibo permette:

  • mangiare meno
  • gustare i sapori
  • apprezzare gli odori e i colori del cibo

A questo punto mangiare non è più abbuffarsi in modalità fast & furious, ma diventa un’esperienza multisensiorale. Appagante ed arricchente. Non di calorie, ma di emozioni. Le stesse che regolano la tua fame. Ora hai disposizione una skills in più su come combattere la fame nervosa prova ad integrare un piano alimentare con un percorso di esercizio fisico personalizzato e calibrato per le tue esigenze. Vieni a provare una consulenza unica nella sede Show più vicino a casa tua.

Come combattere la fame nervosa: altolà senso di colpa!

I chili di troppo si portano dietro parecchie complicanze, vedi patologie metaboliche correlate, ma non solo. Una su tutte, il senso di colpa. Esatto, proprio lui. Ti sgomberiamo subito il campo: più del senso di colpa è il senso di responsabilità quello di cui ti devi armare quando ti alimenti o senti il desiderio di mangiare. Con questo ragionamento, mangi meno e meglio, e la bilancia, ti darà le risposte che cerchi. In questo senso diventa fondamentale cucinare: compiendo questo gesto, anziché mangiare o scaldare cibi già pronti, aiuti la tua mente a mangiare più lentamente e consapevolmente. Mian sottolinea “In questa ottica mangiare è come guidare: se si guida velocemente ci si perde il paesaggio e si rischiano incidenti. Se, invece, si guida lentamente, si vede il paesaggio e il rischio di incidenti diminuisce notevolmente“. Aggiungiamo, tenendo un boccone in bocca più a lungo, ti aiuta a percepirne il vero sapore e a saturare i recettori, cosa che ti porta poi a mangiare meno.

Perché una dieta funzioni…

Perché una dieta abbia successo e per non essere più preda della fame nervosa, l’approccio al cibo è l’aspetto più importante. Farsi una domanda e darsi una risposta non è solo un’aforisma marzulliano, ma è il punto di partenza per capire se si tratta di fame fisiologica o nervosa. La dieta, quindi, torna ad essere quel che è nel senso etimologico del termine: uno stile di vita. Con un paradigma chiaro: “Se si ha fame è un po’ come chiedersi se si ama qualcuno. Se hai questo dubbio la risposta è no”.

Un workshop per mangiare e vivere meglio

“FUGA DALLA BILANCIA: 10 minuti al giorno per vincere la fame nervosa” a cura di Emanuel Mian, il 9 giugno delle ore 20.30 in via Cappelli a Padova è il Workshop pensato per te per dare qualità al tuo rapporto con il cibo e l’esercizio fisico.

Perché alimentazione sana ed attività fisica personalizzata sono due fili collegati, inscindibili, quando si vuole instaurare una relazione sana ed appagante con il proprio corpo.

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La dieta per dimagrire in salute con il tuo fisico

La dieta perfetta per dimagrire pancia e fianchi esiste? Interrogativo che tormenta da sempre chi è alla ricerca della formula giusta per perdere peso in modo sano in queste zone. Di certi, noi cittadini dell’Europa del sud, siamo fortunati. La dieta mediterranea è patrimonio immateriale dell’umanità secondo l’Unesco. Già da questo dettaglio si può capire la ricchezza della nostra dieta rispetto ad altri stili alimentari in giro per il mondo. Con questo articolo analizzeremo i pro e i contro degli stili di alimentazione più indicati per te.

Dieta per dimagrire pancia e fianchi, la bellezza della scelta

Quante volte su internet leggi di articoli dedicati a questo genere di contenuti? Spesso la parola dieta si associa al tema moda. C’è stato il periodo, complice la grande forma espressa da Kate Middleton, compagna e futura moglie del principe William del Regno Unito, in cui ha spopolato la Dukan, un modello che comporta l’eliminazione quotidiana di alcuni gruppi alimentari fra i quali frutta e cereali.

Oltre alla Dukan, anche altri programmi volti al dimagrimento hanno riscosso l’attenzione di esperti e neofiti. Chetogenica, detox, a zona, mediterranea, gli esempi sono molti. Eppure su ognuno di questi programmi si leggono e si raccontano tanti luoghi comuni. Cerchiamo di sfatarli insieme.


Chetogenica, la dieta per dimagrire pancia e fianchi?

La dieta chetogenica è un programma alimentare caratterizzato da grandi livelli di grassi e basse concentrazioni di carboidrati. Negli anni l’interesse nei suoi confronti è cresciuto, soprattutto in ragione della capacità di favorire una perdita di peso in tempi brevi. Ma spesso la fretta è una cattiva consigliera! Affidandoci al vecchio adagio “chi va piano, va sano e va lontano” resta poco chiaro un aspetto: può, la dieta chetogenica, risultare una soluzione anche per un trattamento dell’obesità basato sulla correzione dei comportamenti alimentari e dello stile di vita?

Ni, perché può essere una soluzione solo a patto di seguire le indicazioni provenienti dalla comunità scientifica ed evitare il «fai-da-te». La dieta chetogenica è basata sull’assunzione di un’alta percentuale di grassi (44% dell’apporto energetico giornaliero) a scapito di carboidrati (all’incirca 30 grammi al giorno, pari al 13% dell’apporto energetico giornaliero) e proteine (43%). Se adottata per un periodo limitato di tempo, riduce l’appetitoinduce la perdita di peso e migliora il tono dell’umore.

È un regime alimentare semplice da seguire?

Niente affatto. Questo regime alimentare induce una condizione metabolica che si definisce “chetosi fisiologica“. Di che si tratta?  I corpi chetonici, dei derivati dei lipidi, sintetizzati dal fegato – acetone, acetoacetato, D-Beta-idrossibutirrato – “nutriscono” il cervello. Quando gli zuccheri vengono ridotti, infatti, le cellule traggono energia dai grassi. Tutte, tranne i neuroni, che hanno bisogno dei corpi chetonici. In genere la chetosi si raggiunge dopo aver seguito per un paio di giorni una dieta caratterizzata da un apporto giornaliero di carboidrati compreso tra 20 e 50 grammi.


Detox, i punti di forza e le aree di miglioramento

Quante volte hai ascoltato che fare una dieta disintossicante può essere utile in alcuni periodi dell’anno, tipo post Natale e Pasqua per dimagrire pancia e fianchi? E post vacanze estive? Non ne parliamo. La Dieta Detox, in questo senso, può essere un buon metodo per disintossicare il corpo e rimettersi in forma. Certo, la disintossicazione è da sempre un concetto poco rapido. Al contempo, quando disintossichi il tuo corpo significa aumentare i livelli di energia, migliorare la digestione e contribuire a perdere qualche chilo di troppo. Anche se può apparire come una dieta lampo (no a cereali, alcol, latte e zucchero), disintossicare non significa perdere rapidamente peso.

Dieta disintossicante: ecco cosa evitare

  • Alcol
  • Fumo
  • Prodotti lattiero – caseari (eccetto mezza tazza di yogurt zuccherato con acidophilus ogni giorno)
  • Zucchero, miele, sciroppo d’acero, dolcificanti artificiali
  • Caffè
  • Cereali e frumento (pane, biscotti, dolci e pasta), segale, orzo, avena, farro e riso
  • Frutta secca

Cosa includere nel piano alimentare

  • Frutta (qualsiasi)
  • Verdura (qualsiasi)
  • Pesce: fresco
  • Carne magra rossa e pollo (senza pelle)
  • Legumi: secchi o in scatola, come fagioli, ceci e lenticchie
  • Uova, preferibilmente biologiche
  • Olio d’oliva (preferibilmente extravergine)
  • Noci
  • Semi: sesamo crudo e non salato; semi di zucca e di girasole
  • Tè verde, bianco, nero debole (decaffeinato)
  • Acqua: da uno a tre litri al giorno

Bada bene! Fai sempre attenzione a dosare bene le quantità degli alimenti, assumendo la giusta dose di calorie giornaliere. Disintossicarsi non vuol dire affamarsi, bensì alleggerire il carico di lavoro degli organi adibiti per depurare l’organismo!

Per le donne in gravidanza o che allattano, anziani, chi soffre di pressione alta, sottopeso e senza l’assenso del proprio medico, non immergersi in regimi dietetici disintossicante.


A Zona, perché si e perché no per pancia e fianchi

Dieta a zona SI

La dieta a zona considera il cibo come uno dei più potenti farmaci a disposizione per dimagrire. Non solo in pancia e fianchi, ma nel fisico a tout court. Per chi segue questo metodo, è indispensabile rispettare le quantità e i momenti alimentari predefiniti. Tale considerazione non si discosta molto da una visione più semplicistica di dieta equilibrata alla quale dovremmo fare tutti riferimento per una corretta vita in forma. Ma ciò che ha reso davvero molto famosa la dieta a zona è la sua grande vantaggiosità nel contrastare il sovrappeso, ponendo degli obiettivi a ciascun soggetto.

Alimenti consigliati:

  • Verdura (ad eccezione di patate, carote e barbabietole)
  • Frutta (ad eccezione di quella dolce come banane, fichi, uva)
  • Carne bianca
  • Pesce
  • Uova
  • Legumi
  • Olio extravergine d’oliva
  • Noci, nocciole, pinoli
  • Avocado
  • Olio di pesce

Alimenti sconsigliati o da limitare fortemente sono:

  • Pasta
  • Pane
  • Riso
  • Cereali raffinati
  • Zucchero
  • Dolci
  • Succhi di frutta
  • Bibite gassate
  • Alcool
  • Caffeina
  • Formaggi grassi
  • Carni rosse

Dieta a zona NO

Primo punto: la dieta a zona è decisamente iperproteica e dunque può portare con sé, soprattutto se protratta per intervalli di tempo molto lunghi, una serie di svantaggi troppo sbilanciati verso le proteine, con conseguenti problemi a reni e fegato che vanno in sovraccarico.

Uno dei principi fondamentali su cui si basa la dieta a zona è l’equilibrio tra i tre macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) per raggiungere uno stato fisico e mentale ottimale. La criticità dell’equilibrio dei macronutrienti è proprio di natura energetica. Secondo questo programma infatti, in ogni pasto si dovrebbero assumere le giuste porzioni di macronutrienti, e il loro rapporto deve essere 40% carboidrati, 30% proteine, 30% grassi.

Con queste regole l’apporto energetico di tale dieta risulta sempre troppo basso, anche rispetto ad una dieta Mediterranea ipocalorica. Questo svantaggio si amplifica ulteriormente in soggetti che effettuano sport ad alta intensità e prolungato, provocando in alcuni casi una diminuzione della massa muscolare. Quindi non facendo un’analisi del metabolismo basale e del fabbisogno energetico di ogni individuo, risulta sempre scarsamente equilibrata, e poco soggettiva.

Sulla quantità non definita di frutta e verdura, invece, si basa la seconda criticità della dieta. Un’assunzione poco controllata di frutta e verdura, porta ad un apporto di fibre e molecole anti-nutrizionali spesso eccessivo; nonostante i molti benefici che si possono trarre dall’abbondanza di frutta e ortaggi, l’eccesso delle suddette molecole può comportare effetti collaterali quali: diarrea e riduzione dell’assorbimento di certi sali minerali molto importanti per l’organismo.



La dieta mediterranea, per dimagrire pancia e fianchi

La dieta mediterranea è più di uno stile di vita o una semplice lista di alimenti: è patrimonio immateriale dell’Unesco. Sulla base di questo aspetto, l’analisi della piramide alimentare mediterranea è presto fatta. Alla base ci sono tante verdure, un po’ di frutta e cereali, meglio se integrali. Risalendo ecco il latte e alcuni suoi derivati a basso contenuto di grassi, come lo yogurt, con 2-3 porzioni da 125ml. L’olio extravergine di oliva è essenziale, va consumato senza esagerare, ma forma parte della nostra tradizione culinaria, al pari di cipolla, aglio, spezie ed erbe aromatiche. Altri grassi buoni, oltre a quelli dell’olio, ce li fornisce la frutta a guscio e le olive, in una o due porzioni da 30 grammi.

Un passo sotto il vertice della piramide alimentare ecco i cibi da consumare settimanalmente con un alto apporto di proteine. Da favorire pesce e i legumi con almeno due porzioni alla settimana ciascuno, pollo con 2-3 porzioni, le uova da 1 a 4 la settimana, i formaggi non più di un paio di porzioni da 100g, 50g se sono stagionati. Sul tetto della piramide ci sono infine gli alimenti da consumare con moderazione: due porzioni o anche meno a settimana per le carni rosse (100g) mentre quelle processate (affettati, salumi ecc..) sarebbero da consumare con ancor più attenzione (una porzione a settimana da 50g o anche meno). Infine i dolci, da consumare il meno possibile.

Il fabbisogno energetico per dimagrire pancia e fianchi

  • Al metabolismo basale, (il consumo di energia del nostro corpo a riposo) a ciò che mangiamo (alcuni alimenti richiedono più energia per essere “scomposti”)
  • All’età
  • All’attività fisica quotidiana

L’energia deriva dai macronutrienti (glucidi o carboidrati, protidi o proteine e lipidi o grassi) con la seguente ripartizione:

  • 45–60% di Glucidi prevalentemente complessi (amidi dei cereali)
  • 10–12% di Proteine, 0,9g per kg di peso corporeo
  • 20–35% di Grassi con una percentuale inferiore al 10% di grassi saturi

Negli ultimi anni sono stati pubblicati molte ricerche che danno importanti segnali dell’esistenza di un rapporto causale tra la Dieta Mediterranea e la riduzione dell’incidenza di malattie cardiovascolari, tumori ed altre patologie gravi.


Un workshop per mettere a confronti diete e stili alimentari

Dopo aver raccontato il gonfiore addominale in tutte le sue forme, ora si passa al confronto tra diete per dimagrire pancia e fianchi in salute. Qui ne abbiamo raccontata qualcuna, ma il 16 marzo verranno vivisezionate a fondo. Ogni dettaglio, ogni punto di forza, ogni punto di debolezza, ogni pro, ogni contro, tutto quello che c’è da sapere su ogni programma alimentare, vieni a scoprirlo insieme al nutrizionista Dott. Pierpaolo Pavan. Quando? Il prossimo 16 marzo 2022 all’interno della sede Show de La Ghirada, a Treviso in via Nascimben 1/b, a partire dalle ore 21.00.

(Quanto hai letto è ESCLUSIVAMENTE a titolo informativo e non intende sostituire il parere del medico, nutrizionista o dietista. L’intervento di questi professionisti è sempre necessario per la prescrizione e composizione di programmi e terapie alimentari personalizzate.)

Gonfiore addominale cause e rimedi per sconfiggere la pancia gonfia

Gonfiore addominale cause e rimedi per stare bene e sgonfiare la pancia.
Il gonfiore addominale è una condizione comune dovuta dall’accumulo di gas intestinali, che possono causare un senso di pienezza e disagio nella zona addominale.

Molte persone sperimentano gonfiore addominale occasionalmente, ma in alcuni casi può diventare un problema cronico che interferisce con la qualità della vita e non permette di raggiungere la pancia piatta.

Introduzione

Le cause del gonfiore addominale possono essere molteplici, tra cui la dieta, lo stile di vita, le condizioni gastrointestinali e altre patologie. Tuttavia, ci sono diversi rimedi e cambiamenti dello stile di vita che possono aiutare a ridurre il gonfiore addominale, ripristinare una corretta flora batterica intestinale e migliorare la salute e motilità intestinale. In questo articolo, esploreremo il gonfiore addominale, tanto nelle cause, quanto nei rimedi.

gonfiore addominale cause

Gonfiore addominale rimedi: tre parole, tre speranze quando si cercano soluzioni pronte all’uso per abbattere la pancia o “pancetta” che dir si voglia.

I tipi di gonfiore addominale

Vediamo una carrellata dei tipi di pancia.

  • Tipo A: Pancia pre-diabetica
    Questa tipologia di pancia gonfia si riferisce ad un accumulo di grasso addominale che può essere un indicatore di un aumento del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
    Si presenta spesso in persone in sovrappeso o obese, e viene solitamente misurata attraverso la circonferenza della vita.
  • Tipo B: Pancia epato-digestiva
    Caratterizzata da grasso compatto, è sporgente e dilatata. Si riferisce ad una situazione in cui il fegato, l’intestino e il pancreas non funzionano correttamente.
    Questa tipologia di pancia può essere il risultato di una dieta sbilanciata, di uno stile di vita sedentario, di fattori genetici o di stress.
  • Tipo C: Pancia metabolica
    La pancia metabolica è riconoscibile dal grasso flaccido, tipico di chi si alimenta in malo modo, che include una dieta ricca di grassi e zuccheri, l’assenza di esercizio fisico e il fumo.
  • Tipo D: Pancia colica
    Si riferisce a una sensazione di gonfiore addominale accompagnata da crampi, dolori e spasmi intestinali. Questa tipologia di pancia è spesso causata da problemi digestivi, come l’intolleranza al lattosio, la sindrome dell’intestino irritabile o la stipsi, provocando addome teso e voluminoso, meteorismo, gonfiore addominale, fermentazione intestinale, accumulo di gas nello stomaco
  • Tipo E: Pancia post-menopausale
    È una condizione comune nelle donne in età non più fertile. Si caratterizza dalla deposizione di grasso addominale e tale accumulo può provocare un aumento del rischio di patologie cardiovascolari e metaboliche.

Le cause del Gonfiore Addominale

mangiare molte gomme da masticare provoca gonfiore addominale

Il gonfiore addominale è un problema molto comune.
Non fa distinzione di sesso e men che meno di età. Si manifesta soprattutto dopo i pasti, con una sensazione di gonfiore e tensione addominale che tocca stomaco e intestino, accompagnata da altri sintomi come distensione delle pancia, dolori addominali, nausea, mal di testa, flatulenza e crampi.
Le cause del gonfiore possono essere per la maggior parte:

  • Intolleranze alimentari o cattive abitudini
  • Stress
  • Variazioni ormonali
  • Disturbi dell’apparato gastrointestinale

Il gonfiore addominale può essere anche causato da comportamenti alimentare scorretti, come:

  • Mangiare troppo velocemente
  • Masticare poco
  • Mangiare e parlare contemporaneamente
  • Eccessivo consumo di gomme da masticare
  • Il fumo di sigaretta

Questi ultimi due punti inducono ad incamerare aria inconsapevolmente e sono altamente nocivi per il nostro fisico.

Gonfiore addominale rimedi

Un addome gonfio e duro, oltre ad essere brutto da vedere, porta inefficienze dal punto di vista fisico. L’aria nella pancia è tutto tranne che positiva per il corpo, ma è pur vero che esistono dei rimedi naturali contro il gonfiore addominale e delle soluzioni per far si che non diventi un problema di cui preoccuparti, aiutando a smaltire le tossine.

Partiamo dall’alimentazione, con i cibi che fanno gonfiare o meno la pancia:

Cibi da evitare

  • Bevande gassate, bibite zuccherate e alcolici (vini frizzanti e spumanti)
  • Succhi di frutta, perché contengono naturalmente zucchero (fruttosio)
  • Alimenti industriali lievitati come il pane in cassetta o mollica di pane
  • Salsa BBQ, maionese, ketchup, senape e altre salse elaborate
  • Frappè, frullati e panna montata
  • Cibo con elevata presenza di zuccheri semplici come torte farcite con creme, biscotti, meringhe, pasticcini
  • Caramelle, gelatine e gomme americane
brindisi con bibita gassata. la coca cola provoca gonfiore addominale

Alimenti consigliabili (con moderazione)

  • Rape, cavolo verza, cavolfiore, cipolle, cardi, peperoni, aglio, cavolo cappuccio, cavolo nero e viola, cavolini di Bruxelles, broccoli, cime di rapa
  • Ceci, fagioli, fave, lenticchie, soia. Meglio senza buccia, frullati o passati nel passato di verdure
  • Pane ben cotto, leggermente tostato o senza mollica, cracker, grissini, fette biscottate
  • Castagne
  • Frutta secca come nocciole, mandorle, noci, arachidi, anacardi
persona tiene in mano della noci sgusciate

Alimenti consigliabili

  • Carne, sia rossa che bianca. Il pollo, ad esempio, meglio senza la pelle, in quanto è la parte che contiene più grassi.
  • Pesce di tutti i tipi. Preferenza per il salmone e il pesce azzurro, dato l’alto contenuto di acidi grassi polinsaturi omega-3
  • Uova, tra le 2 e le 4 a settimana
  • Formaggi stagionati
  • Latte e yogurt senza lattosio
  • Fermenti lattici
  • Cereali, variando la scelta tra riso, mais, miglio, frumento, avena, grano saraceno
  • Frutta e Verdura
  • Tisane ai semi di finocchio, aneto, cumino, menta, etc. senza aggiunte di zucchero
uova bollite tagliate a metà.

Esercizio fisico, i rimedi per il gonfiore addominale

Le tipiche leggende metropolitane che parlano del carbone vegetale come panacea di tutti i mali per abbattere la produzione di gas e il miglioramento del transito intestinale sono da sfatare. Nemmeno la full immersion di addominali per due o tre giorni consecutivi è un rimedio efficace per sgonfiare l’addome.

Spesso si legge che l’esercizio fisico regolare, soprattutto se associato a una dieta corretta, previene e allevia il gonfiore intestinale. Vero, ma dipende da quale attività fisica si fa, perché 20-30 minuti al giorno dedicati a passeggiare o a pedalare in piano non possono bastare.

Per curare l’infiammazione è ideale un allenamento di 30-35 minuti tra il 75 e l’85 per cento della frequenza cardiaca massima, perché è volto a sfiammare. Strategia differente se il grasso è principalmente viscerale, con attività fisiche più brevi e intense ad intervalli che oscillano tra il 90% e il 65% della frequenza cardiaca massima. Inoltre, non sono da sottovalutare le componenti posturali, per “portare fuori” i visceri, con esercizi per lavorare sull’iperlordosi.

Conclusione (con soluzione)

Se stai cercando di risolvere questa problematica, e ti piacerebbe toccare con mano i benefici del Metodo Show, clicca sul tasto qui sotto, per richiedere un’esperienza di analisi fisica e consulenza gratuita completamente focalizzata e pensate per le tue esigenze!

Cosa fare per ritornare in forma a gennaio

Cosa fare per ritornare in forma dopo le feste. O magari già durante. Un mantra, un leitmotiv che dopo il 6 gennaio, diventa, spesso, sempre più impellente. Giocare d’anticipo diventa fondamentale. In realtà più che dovere o obbligo, mantenere il fisico equilibrato e sano è un piccolo grande regalo che fai alla tua salute. Due elementi indispensabili per sublimare questi aspetti: una dieta equilibrata per perdere peso nel modo giusto, l’esercizio fisico per dare tono a pancia e gambe, oltre che toccare con mano i primi risultati.

Cosa fare per ritornare in forma: il primo passo

Di solito a gennaio uno dei primi pensieri è iscriversi in un club o in un centro fitness per smaltire i chili e il senso di colpa delle abbuffate dei giorni precedenti.

Per quest’anno però, prima ancora di valutare l’inizio di un percorso fisico, compila il Test della Forma Fisica che abbiamo messo a punto per aiutarti ad essere una persona più attiva, sana e felice!

L’alimentazione è solo una delle sei componenti fondamentali da tenere sempre a mente quando si vuole migliorare la propria Forma Fisica. 

Assieme ad essa, infatti, ci sono: idratazione, sonno, esercizio fisico, motivazione e stile di vita.

Ti piacerebbe valutare il tuo livello di attenzione e preparazione in queste 6 categorie? 

Vorresti ricevere consigli personalizzati dai nostri esperti, per migliorarle?

La stagionalità del cibo è un’altra delle chiavi per iniziare a nutrirsi al meglio, valorizzando al massimo il tuo benessere. Certo le ricche lecornie delle festività echeggiano ancora nel tuo ventre, ma adesso puoi anche mettere un freno a questi richiami e concentrarti sulle tre proposte che ti facciamo per cominciare a nutrirti con gusto e piacere. Il tutto senza rinunciare all’equilibrio calorico. La prova costume, in fin dei conti, è dietro l’angolo.

Ritornare in forma, partire dalle basi

Con il piatto unico ti alimenti in maniera sana in ogni momento della tua giornata. A colazione, a pranzo, a cena, nei tuoi spuntini, non cambia. Il timone è sempre preciso e a portata di clic o swipe up.  Le idee di Casa Di Vita sono sempre pronte all’uso. Il tuo fisico, in special modo con il clima invernale, ha bisogno del giusto apporto di macro e micronutrienti. Bilanciare queste componenti fondamentali per il tuo benessere è molto importante. Ecco perché in ogni piatto le porzioni vengono organizzate e disposte nella seguente maniera:

  • 25% Proteine vegetali e animali
  • 25% Carboidrati da cereali integrali o patate
  • 50% Carboidrati da verdura e frutta

Idee per ritornare in forma, oltre il piatto unico

In più, il Piatto Unico, ti aiuta a darti delle linee guida essenziali per goderti il cibo senza senso di colpa e ritornare in forma come hai sempre desiderato:

  • I grassi (quelli buoni) sono un toccasana per Te. Già, ma dove li trovo? Nell’olio extra vergine d’oliva, nel pesce, nella frutta secca e nei semi oleosi
  • Saluta le restrizioni, benvenute giuste porzioni
  • Al ristorante quando leggerai “contorni” e di seguito scorgerai le verdure, potrai sorridere e pensare come anche quest’ultime possono essere le protagoniste del tuo piatto.
  • Il piacere di variare, per dare alla tua tavola, sempre colori diversi e piaceri differenti. Varietà uguale piacere. Anche quando il tempo ti è tiranno.

Se i tuoi minuti sono sempre contati, allenarti con un team di personal trainer ti permetterà di ottimizzare i tempi e potenziare gli effetti benefici dei tuoi piatti unici.

Le ricette del mese di Gennaio

Burro di Mele e Pere con Zenzero e Pepe Nero

Il perfetto partner per le tue fette biscottate, il pane integrale o il porridge. Il burro di mele e pere collega idealmente una colazione da dieci e lode con una merenda piena di sapore. Il tempo per realizzarlo è irrisorio, il piacere nelle tue papille gustative resta a lungo.

Scopri di più sulla ricetta che ti abbiamo appena presentato.

Grano Saraceno al Limone e Rosmarino con Rana Pescatrice croccante su Crema di Sedano Rapa

Un piatto unico semplice, ma al tempo stesso sofisticato. Una delizia singolare, composta da una base di grano saraceno che accompagna la fragranza dei bocconcini di rana pescatrice, adagiati su una purea di sedano rapa. Limone e rosmarino sono i dettagli di completamento e innalzamento qualitativo del piatto. Una cena perfetta per le fredde serate autunnali e invernali.

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Panino con Hummus di Lenticchie Rosse, Uovo e Insalata

Pochi ingredienti, essenzialità e pragmatismo che convivono felicemente – e in positivo – in un piatto semplice e dal brio inconsueto. Hummus di lenticchie rosse, innanzitutto, poi il pane integrale, l’uovo e l’insalata. Una centrifuga di sensazioni ed emozioni. Anche nella semplicità di un panino, la possibilità di ritornare a svariare con la fantasia. Se vuoi sperimentare, prepara l’hummus con i ceci o i fagioli, oppure farcisci il panino con le verdure di stagione cotte in padella come cicoria, bietole e spinaci, anziché l’insalata.

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E dopo avere calibrato il tuo piano alimentare settimanale, vieni a scoprire cosa può fare l’esercizio fisico personalizzato come ti può aiutare a ritornare in forma dopo le feste. Guida, squadra, metodo, tre parole che potrai provare sulla tua pelle come possono fare la differenza per uno stile di vita più attivo, sano e felice!

Motivati a dimagrire, i trucchi per farlo al meglio

Per dimagrire in salute ci vuole motivazione. Tanta, indubbiamente. Sembra tutto scontato o semplice, ma non lo è per nulla. Pensa a quante persone intraprendono un percorso dimagrante e in quanti poi lo riescono a mantenere, raggiungendo i risultati sperati. Poche? Forse nei centri fitness è normale, non in luoghi ti motivano ad alzare l’asticella e raggiungere gli obiettivi che ti prefissato.

Tante ragioni per (non) dimagrire

Le ragioni che stanno alla base di questo fenomeno sono tante e possono essere le più disparate. Una cosa è sicura: c’è una bella differenza tra alibi e cause reali. Colpevolizzarsi serve a poco, l’importante è cercare di capire quali sono le cause che non portano a raggiungere l’obiettivo prefissato. Dall’esperienza dei professionisti legati alla nutrizione o i tecnici sportivi, spesso il mancato raggiungimento del risultato dipende da tre parole: mancanza di motivazione.  

L’arcinoto ritornello “vorrei ma non ci riesco”, significa “non sono sufficientemente motivato”. Questo è un problema a monte, perché la motivazione può sorgere solo da noi stessi. Quello che può fare un nutrizionista, un dietista o un personal trainer è quello di darti il buon esempio, in modo coerente e congruente, stando al tuo fianco mantenendo sempre vivo il tuo stimolo.

Motivo contro Motivazione

Le parole “motivo” e “motivazione” non sono sinonimi o proporzionali tra loro. La motivazione, ovvero la forza che alimenta perseveranza e volontà, nasce dal motivo o è la causa per la quale si intende dimagrire. Generalmente, più è rilevante la causa, più è probabile la riuscita del percorso.

C’è poco da sorprendersi. Il motivo è un punto fermo, un perno, al contrario la motivazione è mutevole e mutabile a seconda dei momenti della nostra quotidianità. Per sostenere la motivazione c’è da tenere il focus sempre ben chiaro e focalizzato durante le ore, i giorni e le settimane.

Mantenere la motivazione può assumere un’importanza “sproporzionata” rispetto al motivo che dovrebbe generare. Questa circostanza, positiva all’apparenza, è invece molto delicata da gestire e spesso può tramutarsi in qualcosa di preoccupante. Quando la motivazione non è più costruita su emozioni positive, sulla disciplina e sulla voglia di farsi del bene, ma negative, come la paura significano i disturbi disturbi del comportamento alimentare.

Perché anche con tutte le carte a nostro favore, pur non avendo problematiche di natura patologica, latita o si perde la giusta motivazione per dimagrire? Solitamente la causa è la mancanza di equilibrio psicologico, cioè instabilità emotiva.

Equilibrio Emotivo: la chiave per dimagrire in salute

Un altro fattore sostanziale è indispensabile da analizzare quando si vuole iniziare un percorso legato al dimagrimento, cioè l’equilibrio emotivo. Sgomberiamo subito il campo: non si parla di psicologia o disturbi vari, anche se abusare di cibo, bevande, soprattutto zuccherate ed alcoliche, è spesso sintomo di instabilità e instaurazione di circoli viziosi. Le persone che vogliono dimagrire spesso lo fanno per il bisogno di piacere e prima ancora di piacersi. Certo, c’è chi lo fa anche per una questione “medica”, ma è una percentuale molto più bassa. A prescindere comunque dai chilogrammi e dai centimetri delle nostre circonferenze, dobbiamo sempre chiederci che considerazione abbiamo noi stessi, che tono dell’umore abbiamo tutti giorni. Fatto questo, oltre a diminuire lo stress che percepisci di giorno in giorno, nella ricerca della giusta motivazione per dimagrire in salute possono essere utili alcuni di questi accorgimenti che ti elenchiamo.

I 14 punti per motivarti al meglio

1 – Consulta un professionista per iniziare a perdere peso. Un dietologo, insieme ad un programma di allenamento personalizzato gestito da un professionista dell’esercizio fisico che lavora in squadra e con metodo, può essere il primo passo decisivo verso il dimagrimento sperato.

2 – Stay focus, cioè stare sul motivo o causa della quale la motivazione prende il suo vigore. Scrivi o leggi giornalmente il tuo focus e utilizzalo come promemoria quando la situazione vira sul difficile.

3 – Cerca di ricordare tutti gli effetti positivi che può portare il dimagrimento come la prevenzione delle patologie metaboliche come il diabate, ipertensione, ipercolesterolemia tra le altre.

4 – Apprezza il percorso verso l’obiettivo finale. Gustati i progressi quotidiani e concentrati sul processo.

5 – SMART in inglese può significare accorto, intelligente, brillante, ma in italiano è un acronimo molto interessante composto da:

  • Specifico
  • Misurabile
  • Realizzabile
  • Realistico
  • basato sul Tempo

Alcuni esempi di obiettivi SMART? Correre due volte a settimana, mangiare quattro porzioni di verdura ogni giorno ed altre piccole azioni simili

6 – Pensiero positivo, con una focalizzazione maniacale sugli andamenti che rappresentano qualcosa di buono, per non dire ottimo, nel nostro percorso. Esempio banale: perdi 3 kg il primo mese di allenamento e dieta e 2 kg in quello successivo. Molto bene, hai perso 5 kg. Vivi questo numero come una conquista, senza focalizzarti sulla riduzione minima del dimagrimento avvenuta nel secondo mese.

7 – Obiettivi realistici in cui il tempo non ti sia tiranno. Lo sai perché? Prima cosa tiene lontano l’effetto yo-yo e poi raggiungendo i tuoi obiettivi mese dopo mese, settimana dopo settimana, avrai maggiori possibilità di mantenere il risultato anche in futuro.

8 – Poco è meglio di niente, sempre! Se devi dimagrire per fini salutistici anche una perdita del 5-10% rispetto alla cifra iniziale hai un grande impatto sulla tua salute: glicemia più controllata, livello di colesterolo più basso, così come livelli inferiori di trigliceridi, acido urico e pressione arteriosa più bassa, oltre a sentire meno dolori articolari e riducendo il rischio di malattie cardiache o tumori

9 – Il Piatto Unico, con i suoi principi, è un ottimo primo passo per iniziare a stare meglio. A questo abbinaci un po’ di attività fisica quotidiana. Bastano 22,23 minuti al giorno per migliorare la salute del tuo corpo.

10 – Tieni un diario alimentare, monitora i tuoi comportamenti a tavola e confronta i numeri e le parole dedicati alla tua perdita di peso.

11 – Celebra i successi per restare sempre al top della motivazione. Dimagrire è tutto fuorché facile, meglio festeggiare i successi che raggiungi in maniera adeguata e coerente con il tuo obiettivo.

12 – Fatti supportare dalle persone giuste in questo percorso. Gente che ti sappia guidare e stare al fianco, con le quali puoi condividere obiettivi e metodo. E se ti va, rendi pubblico l’impegno a chi vuoi bene. In questa maniera aumenti il tuo senso di responsabilità e persegui con ancora più convinzione i tuoi desideri.

13 – La perfezione non esiste. Indi per cui, ora che si avvicinano le feste, previeni gli eccessi e cerca di non essere troppo dur* con te. Ogni percorso legato al dimagrimento ha dei momenti di up e down, l’importante è saperli affrontare nella maniera migliore.

14 – Ultimo, non di certo per importanza, è l’esercizio fisico. Te ne abbiamo parlato spesso di questo, ma praticare lo sport o l’attività motoria che desideri, ti aiuta a mantenerti focalizzat*, motivat* nel raggiungimento dell’obiettivo.

Teoria e pratica, insieme per dimagrire in salute!

L’esercizio fisico è solo una delle sei componenti fondamentali quando vuoi dimagrire in modo sano e duraturo. 

Assieme ad essa, infatti, ci sono: idratazione, sonno, alimentazione, motivazione e e stile di vita.

Ti piacerebbe valutare il tuo livello di attenzione in queste 6 categorie? 

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